Bene confiscato a Palermo diventa info-point Beni culturali

Un bene confiscato alla mafia, che si trova a Palermo in piazza Giovanni Amendola, ad angolo con la via Paolo Paternostro, è diventato il Front-office del Dipartimento regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana. Alla cerimonia di inaugurazione, che si è svolta in forma contenuta a causa delle procedure anti-Covid, erano presenti, tra gli altri, l’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identita’ Siciliana, Alberto Samonà, il dirigente generale del Dipartimento, Sergio Alessandro, e la direttrice del Centro Regionale per l’Inventario, la Catalogazione e la Documentazione della Regione, Selima Giuliano. La realizzazione di questo nuovo servizio, oltre ad avvicinare la cultura al cittadino, rendendola maggiormente fruibile, porta con sè anche il senso del riscatto della città nei confronti della mafia.

“L’apertura di questo punto informazione – ha sottolineato Alberto Samonà – in pieno centro, in un luogo confiscato alla mafia, è la vittoria della cultura, quindi della luce, sull’oscurantismo. È un luogo aperto alla città, in cui si potrà venire a scoprire le pubblicazioni dei beni culturali, ma anche le iniziative poste in essere dai beni culturali. Facendo così noi diamo un messaggio a tutta la società: un luogo che prima rappresentava qualcos’altro, e che era in capo ad esponenti della criminalità organizzata, oggi, ritorna alla vita, in nome della cultura”.

Di particolare importanza il desk point presente all’interno, fornito di due monitor touchscreen che permetteranno l’accesso a tutti gli archivi digitalizzati in possesso della Regione Siciliana come la filmoteca regionale, la nastroteca e la fototeca. Utilissima anche la possibilità di poter consultare il repertorio cartografico detenuto dalla Regione dove ci sono dei voli, delle riprese aeree, dalla guerra fino ad oggi che potranno essere richiesti sotto forma di file e stampati.

Sergio Alessandro ha chiarito come questa sia stata per loro una scommessa: “La cultura è di tutti e con questo infopoint è più vicina alla comunità. Una cultura a portata di mano”.

La direttrice del Cricd, Selima Giuliano, figlia dello scomparso Boris Giuliano, il capo della Squadra mobile di Palermo ucciso dalla mafia, ha spiegato come funzionerà l’infopoint: “Non solo verranno distribuiti i libri gratuiti o in vendita dei beni culturali della Regione, ma verranno fornite anche le informazioni su tutti i più importanti eventi della Regione Siciliana in ambito culturale”.
(ITALPRESS).

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