TRAPANI (ITALPRESS) – Il Comune di Trapani ha avviato il procedimento che potrebbe portare alla revoca o alla risoluzione della convenzione stipulata con la società sportiva Trapani per l’utilizzo del PalaShark. La comunicazione ufficiale prevede un termine di trenta giorni entro il quale il club potrà presentare osservazioni, documenti o chiedere un’audizione per replicare alle contestazioni e proporre eventuali soluzioni alternative, purché nel rispetto delle norme vigenti.
La notizia ha avuto un effetto immediato. Il presidente del club, Valerio Antonini, ha annunciato su facebook la decisione di lasciare la città, attribuendo la responsabilità al sindaco Giacomo Tranchida: “Cari trapanesi, mi dispiace, ma la Trapani Shark se ne va da Trapani per colpa esclusiva di Giacomo Tranchida. In tribunale faremo valere ogni azione risarcitoria possibile. Porteremo via tutto ciò che ci appartiene dal PalaShark: parquet, canestri, panchine, led e altro materiale”.
Il messaggio ha scatenato un’ondata di reazioni, accendendo il dibattito tra cittadini e tifosi. In conferenza stampa, Tranchida ha cercato di riportare la discussione su toni più pacati, definendo la situazione “un frullatore mediatico” e invitando tutti a non alimentare tensioni: “Le controversie si risolvono nelle sedi opportune, non sui social. Purtroppo qualcuno è arrivato persino a minacciare consiglieri comunali, e questo clima d’odio va fermato subito”.
Il primo cittadino ha ricordato di aver accolto positivamente, in passato, la disponibilità di Antonini a investire nel basket locale, ma ha ribadito che ogni collaborazione deve rispettare le regole: “Chi vuole investire a Trapani troverà sempre apertura e dialogo, ma dentro i limiti della legalità”. Ha poi spiegato che l’articolo 5 della convenzione non può essere applicato a società con finalità di lucro e che il procedimento in corso “non è una sentenza, ma un atto dovuto”.
L’auspicio, ha concluso Tranchida, è che la società presenti la documentazione richiesta e che si possa ancora individuare una via d’uscita condivisa. Intanto, resta l’incertezza sul futuro del basket a Trapani, con una città che rischia di perdere una delle sue realtà sportive più rappresentative.
-Foto IPA Agency-
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