Banca Generali, da assemblea via libera a bilancio e dividendo

L’assemblea degli azionisti di Banca Generali, in sede ordinaria, ha approvato il bilancio individuale dell’esercizio 2021 che si è chiuso con un utile netto di 342,2 milioni (289,2 milioni nel 2020). A livello consolidato, l’utile netto si è attestato a 323,1 milioni (274,9 milioni nel 2020). Inoltre, ha stabilito di distribuire dividendi cash per complessivi 227.860.692, pari a 1,95 per azione (al lordo delle ritenute di legge) per ognuna delle 116.851.637 azioni emesse e corrispondenti a un pay-out del 70,5%, calcolato sull’utile consolidato dell’esercizio 2021; porre in pagamento i dividendi deliberati con le seguenti modalità: 1,15 per azione con data di stacco il 23 maggio, record date il 24 maggio, data di pagamento il 25 maggio, e 0,80 per azione con data di stacco il 20 febbraio 2023, record date il 21 febbraio 2023, data di pagamento il 22 febbraio 2023. Ha approvato la politica della società e del Gruppo in materia di remunerazioni e incentivazioni e preso atto del resoconto relativo all’attuazione nell’esercizio 2021 della politica approvata dall’Assemblea degli azionisti del 22 aprile 2021; ha approvato la proposta di innalzamento a 2:1 del rapporto tra componente variabile e fissa della remunerazione per alcuni manager appartenenti alla categoria del personale più rilevante, come individuato nella Politica in materia di remunerazione e incentivazione. Ha approvato l’adozione di un piano di incentivazione di lungo termine denominato “Piano LTI 2022”, rivolto agli amministratori esecutivi, vertici aziendali e manager di Banca Generali e/o delle società del Gruppo alla stessa facente capo; ha approvato il sistema di incentivazione e altre remunerazioni variabili basate su strumenti finanziari del personale più rilevante per il 2022, il quale prevede il riconoscimento di una parte della remunerazione variabile tramite assegnazione di azioni, al fine di consentire il migliore allineamento degli interessi del management del Gruppo Banca Generali a quelli degli azionisti attraverso un’attenta gestione dei rischi aziendali e il perseguimento di strategie di lungo periodo; ha autorizzato l’acquisto fino a un massimo di 897.500 azioni proprie e il compimento di atti dispositivi sulle stesse, al fine di dare attuazione alle politiche in materia di remunerazione e incentivazione. In sede straordinaria ha approvato la modifica di alcuni articoli dello statuto.
(ITALPRESS).

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