Banca Etica, social bond per investire su lotta alla mafia e usura

NAZZARENO GABRIELLI BANCA POPOLARE ETICA

Banca Etica ha avviato il collocamento di un prestito obbligazionario subordinato con l’obiettivo di raccogliere 2,5 milioni di euro che saranno destinati a finanziare organizzazioni impegnate nella riqualificazione riuso dei beni confiscati alle mafie e in iniziative di promozione della legalita’ e di prevenzione dell’usura.
“Un tema che vede impegnata da sempre Banca Etica e particolarmente attuale in tempi di pandemia, come evidenziato dal recente report di Libera intitolato ‘Le mani della criminalita’ organizzata sulla pandemia’ che segnala una crescita del +6,5% dei reati commessi con metodo mafioso finalizzati all’usura nel primo semestre 2020”, si legge in una nota.
Il taglio dell’obbligazione è di 10.000 euro, lotto minimo di sottoscrizione 30.000 euro, durata 8 anni. Il tasso fisso è dell’1,40%, il periodo di collocamento 23 agosto-22 ottobre 2021.
Il bond si rivolge a “clienti risparmiatori, retail o professionali, con esperienza finanziaria e propensione al rischio media, che desiderano allocare risorse a medio-lungo termine in un strumento finanziario che generi una maggiore redditività in funzione della maggiore assunzione di rischio (subordinazione) e che vogliono vedere il proprio denaro impiegato per contrastare mafia e usura”.
“Il riuso sociale dei beni confiscati alle mafie è una delle forme più efficaci e ricca di significato di contrasto alla criminalita’ organizzata: negli anni novanta, dopo la stagione delle stragi di mafia, una petizione popolare (promossa dalla neo-costituita rete di enti non profit ‘Libera’) firmata da oltre 1 milione di cittadini diede impulso all’azione parlamentare che porto’ all’approvazione della Legge n.109/96 sul riutilizzo sociale dei beni confiscati”, sottolinea Banca Etica.
“Questo prestito obbligazionario subordinato si inserisce nell’impegno di Banca Etica per l’inclusione finanziaria. Un impegno definito nel Piano Strategico triennale approvato quest’anno – spiega Nazzareno Gabrielli, vice direttore generale di Banca Etica -. Il piano prevede il rafforzamento della partnership con PerMicro e il coinvolgimento di altri enti capaci di intercettare i soggetti a rischio di esclusione finanziaria: fondazioni antiusura, istituzioni di microcredito e altri corpi intermedi adatti ad avvicinare l’area dell’esclusione finanziaria a quella dell’inclusione, attraverso l’azione di finanza etica, come Confidi, MAG, associazionismo sociale e piccole cooperative.
L’intervento attraverso il microcredito si integra e rafforza l’azione ‘strumentale’ della finanza. Una finanza che sceglie di sostenere persone ed organizzazioni attori di economie di legalità in grado di contrastare nel territorio le cause che favoriscono dinamiche mafiose e criminali in perfetta linea con il senso e la specificita’ distintiva della finanza etica”.
(ITALPRESS).

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