Azzurri super a Europei fotografia e video subacquei

ROMA (ITALPRESS) – Straordinaria prova degli azzurri ai Campionati Europei di Fotografia Subacquea e Video Subacqueo terminati a Madeira, in Portogallo. I team di fotosub e videosub capitanati, rispettivamente, da Michele Davino (Direttore Tecnico) e Mario Genovesi (Capo Delegazione) e da Gian Melchiori (Direttore Tecnico) si sono infatti aggiudicati sei medaglie: una d’oro, tre d’argento e due di bronzo. Nell’Europeo di Fotografia Subacquea, il triestino Davide Lombroso, coadiuvato dalla modella Elena Piccoli, triestina anche lei, ha conquistato sia l’oro nella categoria “foto creativa”, laureandosi così campione europeo della specialità, che l’argento nella categoria “grandangolo con modella”. Molto bene anche l’altro fotografo azzurro in gara, vale a dire il cosentino Francesco Sesso, ormai un veterano di questa Nazionale, che, unitamente alla modella Alessandra Pagliaro, cosentina anche lei, ha vinto due argenti: uno nella categoria “pesce” e uno nella categoria “foto creativa”. Da segnalare che, in virtù dei piazzamenti conseguiti da Lombroso e Sesso con le loro bellissime e suggestive immagini, l’Italia ha ottenuto il primo posto nel medagliere finale della fotografia subacquea, davanti a Nazioni quotatissime come la Spagna, la Turchia, la Francia e il Portogallo. Questo a riprova di come la scuola fotografica italiana sia sempre all’avanguardia e abbia degli interpreti di altissimo livello. Ad accaparrarsi i due bronzi, in questo caso nel Campionato Europeo di Video Subacqueo, è stato invece il riminese Enrico Rabboni, coadiuvato dall’assistente, riminese anch’egli, Roberto Grandoni. Con il film “Muto come un pesce”, incentrato sull’Unione Europea e dove ciascuno dei suoi Paesi membri è incarnato da un pesce, il video operatore azzurro ha ottenuto la terza piazza del podio sia nella categoria “movie” che nella categoria “unedited movie”, ricevendo la standing ovation da parte di tutti i presenti alla cerimonia di premiazione, che hanno apprezzato moltissimo l’appello all’unità, pur nel rispetto delle differenze, insito nel film.
– Foto Ufficio Stampa Fipsas –
(ITALPRESS).

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