BOLOGNA (ITALPRESS) – Proseguono i lavori di “rifunzionalizzazione” della traversa sul torrente Enza, in località Cerezzola, tra il reggiano e il parmense. Così come continua l’intervento, giunto ormai all’80%, all’impianto Cavaliera di Bondeno, nel ferrarese, per migliorare il sistema irriguo e di scolo del bacino Burana – Po di Volano. E, ancora, il cantiere per la messa in sicurezza e l’aumento dell’efficacia idrico-idraulica dei territori dove scorre il canale “Fosso Vecchio” (Alfonsine, Bagnacavallo, Cotignola, in provincia di Ravenna).
Avanza il “Piano Marshall dell’acqua”, varato dalla Regione Emilia-Romagna: oltre 800 milioni di euro investiti per opere irrigue, a cui si aggiungono altri 450 milioni circa per interventi inerenti la sicurezza del territorio, di cui 363 milioni in seguito all’alluvione del maggio 2023 e 13 milioni sui Piani della Protezione civile regionale per gli eventi 2023 e 2024. Il tutto per un totale di 1,2 miliardi, nel periodo che va dal 2018 al 2025. Sono 1.371 gli interventi sul territorio regionale, di cui il 45,3% ultimati; una trentina valgono circa più di 10 milioni di euro l’uno. Diverse le fonti di provenienza dei finanziamenti: Programmazione sviluppo rurale e FSC, PNRR, Piano Invasi, fondi ministeriali, risorse regionali, ordinanze commissariali. Il punto è stato fatto oggi, in Regione, durante la conferenza “Il Piano Marshall dell’acqua”, organizzata da Regione e ANBI (Associazione nazionale consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue Emilia-Romagna).
“Lo scopo di tutti questi interventi– ha commentato l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi– è garantire l’acqua per le produzioni agricole e alimentari, rendere il territorio più sicuro grazie a importanti interventi manutentivi e risparmiare acqua. Grazie alle opere manutentive e infrastrutturali che stiamo realizzando, siamo in grado di garantire 70 milioni di metri cubi annui di acqua in più rispetto a quando sono iniziati i lavori e un risparmio energetico stimato in 3 milioni di kilowatt all’anno. L’acqua è vita- ha aggiunto l’assessore-, se viene a mancare gli approvvigionamenti di cibo sono a rischio. Abbiamo bisogno soprattutto di invasare l’acqua quando c’è, per poi utilizzarla nei momenti in cui serve”.
“Ringrazio la Regione e l’assessore Mammi- ha detto il presidente di ANBI, Francesco Vincenzi– per aver organizzato quest’incontro che mostra molto concretamente quello che i nostri Consorzi di bonifica, in ognuna delle singole aree dell’Emilia-Romagna e non solo, stanno realizzando in termini di opere strategiche per lo sviluppo e la sicurezza delle comunità e delle filiere agricole. Con la Regione si lavora e collabora sinergicamente nel quotidiano su questi temi così rilevanti e le nostre maestranze si adoperano al massimo dell’impegno per centrare tutte le scadenze previste. Queste percentuali di realizzazione ed avanzamento dei cantieri- ha proseguito Vincenzi- mostrano chiaramente tutto questo. Ma il nostro traguardo non si ferma qui perché, conclusi questi interventi, abbiamo già importanti e nuove opere per migliorare la resilienza dei nostri territori, l’uso consapevole dell’acqua a sostegno del mondo agricolo che per noi, come per l’intero Paese, è fondamentale”.
Realizzazione di invasi a scopo irriguo, casse di espansione, impianti idrovori per lo scolo e irrigazione. Ma anche interventi per rendere più efficiente la rete di adduzione e distribuzione, oltre a opere di prevenzione del dissesto idrogeologico, in collina e montagna.
Il 45,3% dei lavori del Piano è stato ultimato, il 7,7% è in fase di ultimazione. Il 25,6% è in corso di realizzazione, mentre la fase progettuale interessa il 14,5%; il 3,4% è in affidamento e un altro 3,4% è in attesa dei decreti di attuazione.
Gli investimenti in corso d’opera renderanno il territorio più resistente e garantiranno, anche grazie alle opere di manutenzione, 70 milioni di metri cubi annui di acqua in più (rispetto ai dati del 2018), con un risparmio energetico stimato in 3 milioni di kilowatt l’anno.
In Emilia-Romagna ci sono 9 consorzi di bonifica: 8 consorzi di primo grado e 1 consorzio di secondo grado (CER, Canale Emiliano Romagnolo).
Quasi 22mila chilometri: a tanto ammonta la rete delle bonifiche dell’Emilia-Romagna, che distribuiscono 1 miliardo di metri cubi d’acqua e contribuiscono a irrigare 300mila ettari di terreni, che interessano le attività di 34mila aziende, da Piacenza a Rimini.
Da Piacenza a Rimini sono attivi 398 impianti irrigui, 69 piccoli invasi, 2 dighe, 61 casse di espansione, 220 impianti di scolo. Numeri destinati a crescere con i lavori più recenti: solo in montagna, in questi ultimi sei anni verranno realizzati 5.500 lavori di bonifica.
La contribuenza consortile attraverso le tasse vale 180milioni di euro, impiegati per il 26% in attività irrigue, per il 61% nella difesa idraulica e per il 13% nel presidio idrogeologico del territorio.
I finanziamenti del Piano Marshall dell’acqua arrivano da diverse fonti: PNRR, Piano Nazionale Interventi nel Settore Idrico – Sezione Invasi, Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza nel settore idrico (PNIISSI), Programmazione sviluppo rurale statale e regionale, Fondo investimenti ministeriali, Interventi per la Difesa del Suolo (ReNDiS), Subsidenza, legge regionale 42/1984 Bilancio regionale, ordinanze commissario straordinario ricostruzione e altre ordinanze di Protezione civile, Fondi progettazione statali e regionali.
Alcune delle opere più importanti. Consorzio di Bonifica di Piacenza: integrazione e miglioramento del sistema irriguo della Val d’Arda. Quadro complessivo dei finanziamenti: 96 milioni di euro circa, stato dei lavori: opere completate. Consorzio della Bonifica Parmense: interventi di ammodernamento e adeguamento migliorativo del canale irriguo Ottomulini e impianti di presa e sollevamento. Quadro complessivo dei finanziamenti: 61,7 milioni di euro circa; stato dei lavori: terminati. Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale: lavori di rifunzionalizzazione della traversa posta sul torrente Enza, in località Cerezzola, comuni di Canossa (RE) e Neviano degli Arduini (PR). Quadro complessivo dei finanziamenti: oltre 102 milioni di euro; stato dei lavori: in corso, termine previsto fine marzo 2026. Consorzio della Burana: lavori all’impianto Cavaliera di Bondeno, nel ferrarese, per migliorare il sistema irriguo e di scolo del bacino Burana – Po di Volano. Quadro complessivo dei finanziamenti: oltre 195 milioni di euro; stato dei lavori: 80% eseguito. Consorzio della Bonifica Renana: lavori urgenti di espurgo con recupero della piena capacità di invaso dei collettori Lorgana, Garda e Menata e ottimizzazione del sistema di pompaggio a fini irrigui, impianti idrovori Saiarino e Vallesanta in comune di Argenta (FE). Quadro complessivo dei finanziamenti: 188 milioni di euro; stato dei lavori: in corso di realizzazione. Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale: lavori di messa in sicurezza e incremento della resilienza idrico-idraulica dei territori sottesi dal canale “Fosso Vecchio” (Alfonsine, Bagnacavallo, Cotignola). Quadro complessivo dei finanziamenti: oltre 258 milioni di euro; stato dei lavori: in corso di realizzazione, termine previsto 31 dicembre 2027. Consorzio di Bonifica della Romagna: “Saracinesche intelligenti”, installazione e rafforzamento di sistemi di automazione, misura e telecontrollo del prelievo del Canale emiliano-romagnolo (CER) nel comprensorio di Forlì-Cesena. Quadro complessivo dei finanziamenti: oltre 138 milioni di euro; stato dei lavori: ultimati nell’agosto 2023. Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara: ripristino della piena funzionalità idraulica del canale S. Nicolò Medelana (1° e 2° stralcio). Quadro complessivo dei finanziamenti: 134,5 milioni di euro; stato dei lavori: in corso, termine previsto 2026. Canale Emiliano Romagnolo (CER): opere di rimozione dei sedimenti all’interno del Cavo Napoleonico. Quadro complessivo dei finanziamenti: quasi 76 milioni di euro; stato dei lavori: in corso, termine previsto giugno 2026. Consorzio di Bonifica Terre dei Gonzaga in destra Po: interventi sul Canale irriguo principale (Cip) nel reggiano (Luzzara, Guastalla, Reggiolo), per risparmiare acqua e mantenere la capacità d’invaso. Quadro complessivo dei finanziamenti: 4,8 milioni di euro circa; stato dei lavori: in attesa di convenzione per indire la gara d’appalto. Terre dei Gonzaga è un Consorzio della Lombardia, ma l’intervento in questione interessa anche una parte di territorio emiliano-romagnolo.
Con risorse dello Sviluppo Rurale (per invasi consortili), la Regione ha messo in campo due bandi (in fase di chiusura), per un totale di oltre 19 milioni di euro: uno per investimenti in infrastrutture per l’agricoltura e lo sviluppo socio-economico delle aree rurali, l’altro per investimenti in infrastrutture con finalità ambientali. In entrambi i casi i beneficiari erano i Consorzi di scopo costituiti da imprese agricole e Consorzi di bonifica dell’Emilia-Romagna.
Sempre con fondi dello Sviluppo rurale, uscirà prossimamente un bando da 24 milioni di euro per la prevenzione dei danni da dissesto idrogeologico. Destinatari, imprenditori agricoli ed enti pubblici (compresi i Consorzi di Bonifica).
– foto ufficio stampa Regione Emilia-Romagna –
(ITALPRESS).









