ROMA (ITALPRESS) – “Guarda caso, questo eccidio avviene mentre faticosamente ci stiamo avvicinando alla seconda fase del cessate il fuoco in Medio Oriente. Del resto anche l’orrore del 7 ottobre fu compiuto per impedire gli Accordi di Abramo. Ora ci stiamo avvicinando a una soluzione nello scacchiere medio-orientale e il terrorismo che non vuole la pace agisce ad orologeria. E non hanno fatto un attentato a una caserma israeliana, o a una sede istituzionale. Hanno colpito i civili, a decine di migliaia di chilometri di distanza dall’area mediorientale”. Lo dice in merito all’attentato in Australia alla comunità ebraica il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in un’intervista al quotidiano “Il Messaggero”.
“Mai sottovalutare il rischio” che il terrorismo possa colpire anche Roma. “Ma l’intelligence e le forze dell’ordine stanno lavorando intensamente, per tutelare la sicurezza della comunità ebraica a Roma e nel resto d’Italia e per difendere tutti i cittadini del nostro Paese”, sottolinea Tajani.
L’Italia continuerà la sua funzione di diplomazia e di distensione? “Continueremo su questa linea, universalmente riconosciuta – assicura -. E del resto la vocazione di Roma è quella di comporre e non di spezzare, di far interagire le genti e di favorirne la civile convivenza. Roma è storicamente al servizio della civiltà ed è adesso tra le capitali più impegnate nella costruzione della seconda fase del cessate il fuoco a Gaza. Abu Mazen proprio a Roma ha ringraziato l’Italia per tutto l’impegno sia diplomatico sia umanitario che stiamo mettendo in campo e a disposizione di tutti. E umanitario significa politico. Cioè tra l’altro formare le nuove leve della classe dirigente palestinese. Abbiamo il corridoio universitario, per accogliere gli studenti palestinesi e formarli in Italia, in un contesto di pace e per la pace”.
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