Anac approva il Piano Nazionale Anticorruzione 2025-2027, Busia “Spinta alla legalità”

Busia

ROMA (ITALPRESS) – “Le buone pratiche di prevenzione della corruzione non sono un onere che appesantisce l’attività amministrativa e nemmeno un ostacolo al perseguimento degli obiettivi istituzionali di un’amministrazione. Al contrario, costituiscono un importante alleato dei Comuni, non solo per garantire il rispetto della legalità e il buon uso del denaro pubblico, ma anche per amministrare meglio, più celermente ed efficacemente”. Così il presidente dell’Anac, Giuseppe Busìa, alla 42ma assemblea annuale Anci in corso a Bologna. “Attraverso lo strumento del Piano Nazionale Anticorruzione (PNA) si promuove legalità e trasparenza indicando alle amministrazioni comunali concreti suggerimenti operativi e buone prassi da seguire, con la finalità ultima di accrescere la credibilità della pubblica amministrazione e la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Prevenire la corruzione – ha aggiunto – coincide con l’obiettivo di garantire buona amministrazione, usare bene le risorse pubbliche e offrire migliori servizi ai cittadini”.

“Tutto questo non può essere lasciato all’improvvisazione. Richiede una pianificazione rigorosa che coinvolga non solo Anac come Autorità competente, ma tutti i comuni e le amministrazioni interessate, con una prospettiva di medio termine e impegni concreti e verificabili. Questo è esattamente ciò che vogliamo fare attraverso il Piano Nazionale Anticorruzione (PNA 2025-2027) approvato dall’Anac, che sta per essere pubblicato e sulla base del quale ogni comune e pubblica amministrazione dovrà definire la propria programmazione. È fondamentale – ha sottolineato Busia – che tutto questo non sia vissuto come un adempimento burocratico, ma sia messo al servizio della migliore efficienza e capacità amministrativa: per tale ragione è indispensabile che il confronto costante con i Comuni e con Anci, affinché tutti gli attori, a tutti i livelli istituzionali e anche la società civile, si sentano coinvolti in una missione condivisa. Il PNA 2025-2027 è un nuovo piano, non un semplice aggiornamento. Individua i principali rischi di corruzione e le buone pratiche per evitarli: contiene l’indicazione di obiettivi, tempi e modalità di adozione e attuazione delle misure di contrasto alla corruzione. Costituisce, pertanto, per i Comuni lo strumento cardine per assicurare trasparenza amministrativa e buona gestione”, ha concluso.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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