VENEZIA (ITALPRESS) – Venezia, città sospesa tra cielo e acqua, torna a farsi culla dell’eccellenza artigiana italiana. Da giovedì 2 a domenica 5 ottobre 2025, all’interno dell’Arsenale – cuore storico e pulsante dell’antica Repubblica Serenissima – prende vita la terza edizione del Salone dell’Alto Artigianato Italiano, un appuntamento che non è più solo un evento, ma una vera e propria esperienza sensoriale e culturale, narrazione viva di storie, materiali, manualità. Un Salone che si racconta attraverso le mani, gli occhi e le storie. Che accompagna il visitatore e lo conduce lungo un itinerario fatto di emozioni, dettagli e bellezza. Un’occasione unica per immergersi nel patrimonio vivo e creativo dell’artigianato italiano.
“Venezia torna ad essere il cuore pulsante dell’eccellenza artigiana italiana – afferma il sindaco Luigi Brugnaro – Il Salone dell’Alto Artigianato non è solo una fiera, ma una scommessa vinta sin dalla sua prima edizione: un racconto vivo di storie e territori. All’Arsenale, culla di antichi mestieri e oggi casa anche del Salone Nautico, celebriamo l’identità profonda del nostro paese, fatta di tradizioni che si rinnovano e di mestieri che uniscono generazioni. Vogliamo mostrare al mondo un’Italia che lavora, crea e innova, senza mai perdere la sua anima”.
Un viaggio nel tempo e nello spazio, da nord a sud, da est a ovest, attraverso le Regioni, dove si incontrano epoche e territori, conoscenze antiche e innovazioni contemporanee. Il Salone si rinnova e cresce, accogliendo circa 160 espositori, di cui oltre 80 partecipanti di ritorno e molti altri invece alla prima esperienza. Sono oltre 40 gli artigiani veneziani, a testimonianza del legame profondo tra la città e il saper fare. L’iniziativa, promossa dal Comune di Venezia e organizzata da Vela Spa, si inserisce nel più ampio progetto “Venezia e la sua laguna: gestione e valorizzazione dei flussi turistici” sostenuto dal Ministero del Turismo, con l’obiettivo di tutelare e rilanciare i Comuni a vocazione turistico-culturale legati al patrimonio Unesco.
Le aree espositive dell’Arsenale si ampliano per accogliere l’incredibile varietà e qualità dell’artigianato italiano. Le storiche Tese delle Nappe e di San Cristoforo ospiteranno nuovamente gli artigiani provenienti da tutta Italia, pronti a mostrare le loro creazioni uniche e autentiche. Oltre alle Tese 89, 90, 91, 92, 93, 98 e 99, per la prima volta anche la Tesa 100 sarà un nuovo spazio di dialogo tra manualità e immaginazione. La Tesa 113, invece, sarà teatro di progetti speciali curati da MUVE Academy, promossa dalla Fondazione Musei Civici di Venezia, frutto delle collaborazioni con scuole e istituzioni culturali locali e nazionali: un ponte tra tradizione artigiana e formazione delle nuove generazioni. Il Salone celebra l’artigianato in tutte le sue forme, espandendo ulteriormente la varietà delle categorie merceologiche presenti per offrire un caleidoscopio di arti e mestieri che rendono ogni visita un’esperienza di scoperta.
Non solo gioielli e accessori, sculture e opere artistiche, arredo e complementi, rilegatura e lavorazione della carta, illuminazione e lavorazione dei metalli, lavorazione del marmo e delle pietre, arte del vetro, merletti e tessitura, restauro artistico e conservativo, rivestimenti artistici, liuteria, alta sartoria e lavorazione della cartapesta, pianoforti, ombrelli, calzature: il 2025 accoglie nuove eccellenze con più di 90 dimostrazioni dal vivo, che sveleranno ai visitatori la potenza evocativa del gesto artigiano.
Ci si potrà fermare a scoprire le singolari personalizzazioni di motociclette custom, i cui serbatoi in vetro di Murano raccontano l’incontro tra arte e motori. Oppure ammirare i costruttori di longboard, insieme ai restauratori di macchine da scrivere, custodi di memorie dattiloscritte, capaci di ridare voce al ticchettio che ha accompagnato generazioni di pensieri. Maestri nell’intreccio vegetale di salice e midollino e artigiani che plasmano rivestimenti in pelle per arredi di lusso prenderanno per mano i visitatori in questo viaggio sensoriale. In mostra anche le corde degli strumenti musicali, invisibili protagoniste di ogni concerto, e molte altre meraviglie, tutte unite da un unico filo conduttore: l’eccellenza.
Il Consorzio Promovetro Venezia sarà ambasciatore delle tecniche vetraie muranesi, portando in scena il savoir-faire dei suoi maestri, custodi di una tradizione secolare capace di stupire il mondo intero. Accanto a loro, le impiraresse, depositarie di un mestiere tramandato di generazione in generazione, e le merlettaie, interpreti di una raffinata tecnica artigianale che ha radici profonde nella storia lagunare.
Tra le protagoniste della manifattura veneziana anche le perle di vetro, riconosciute come patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, simbolo di bellezza, identità e artigianalità. Il Salone non sarà solo vetrina, ma si configurerà come uno spazio vivo di confronto e sperimentazione, un luogo dove il sapere tradizionale incontra il pensiero innovativo. Sarà un laboratorio di idee capace di generare nuove connessioni tra artigianato, territorio e futuro, anche alla luce delle nuove tecnologie, che aprono scenari inediti per la valorizzazione dei mestieri e la sostenibilità dei processi.
Dopo aver ricevuto, già dalla sua prima edizione, la certificazione ISO 20121:2012 per la gestione sostenibile degli eventi, il Salone ha anche ottenuto la qualifica di fiera di rilevanza nazionale dalla Regione Veneto, consolidando il suo ruolo di evento strategico per la valorizzazione del made in Italy artigiano.
– Foto Ufficio stampa Comune di Venezia –
(ITALPRESS)