Agricoltura, siglato protocollo nazionale per lotta a caporalato

PRESENTAZIONE V RAPPORTO AGROMAFIE E CAPORALATO

ROMA (ITALPRESS) – Stop allo sfruttamento lavorativo in agricoltura, al caporalato, e promozione della diffusione di progetti delle associazioni di categoria che operano nel settore dell’agricoltura. I ministeri dell’Interno, dell’Agricoltura, del Lavoro, l’Anci e le associazioni di categoria hanno firmato il protocollo d’intesa per la prevenzione ed il contrasto dello sfruttamento lavorativo in agricoltura e del caporalato. “Questo protocollo segna un passo molto importante nel contrasto al fenomeno odioso, che interessa un segmento importante e strategico della nostra economia”, ha detto il ministro del Lavoro, Andrea Orlando. L’obiettivo principale del protocollo è promuovere la cooperazione interistituzionale attraverso il diretto coinvolgimento di prefetture e comuni per assicurare l’attuazione delle misure previste dal piano di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al capolarato.
“Questo protocollo si inserisce dentro un percorso di valorizzazione del lavoro agricolo e di tutela delle lavoratrici e lavoratori che ogni giorno ci consentono di poter mangiare”, ha spiegato il ministro dell’Agricoltura, Stefano Patuanelli. Il protocollo è strettamente collegato anche al piano triennale adottato dal tavolo presieduto dal ministro Orlando. Anche l’Anci, l’Associazione Nazionale del Comuni, aderisce “convintamente” a questo protocollo. “Non ci limiteremo a mettere una firma ma adempiremo convintamente agli obblighi che assumiamo – ha assicurato il presidente del consiglio nazionale dell’Anci, Enzo Bianco – oggi è un giorno importante, questa iniziativa nacque per volontà dell’osservatoria dell’agrimafie”. Per la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, “questo è il momento di guardare in positivo, ogni amministrazione deve assumere degli impegni, ognuno di noi ha un ruolo importante, il fatto che tre ministri abbiamo deciso di sottoscrivere un protocollo di questo tipo, è importante. Dobbiamo sconfiggere questo orribile reato, quello del caporalato”.
(ITALPRESS).

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