Acer Bologna, famiglie case popolari faticano a pagare affitti

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BOLOGNA (ITALPRESS) – Oltre il 42% dei residenti degli alloggi Erp, gestiti da Acer nella città metropolitana di Bologna sono persone dai 65 anni in su. E gli anziani soli sopra gli 80 anni di età sono più di 1.500 su un totale di 36.396 persone che vivono nelle case popolari. Ma la tendenza si sta invertendo. I nuovi inquilini, nell’ultimo bando sono arrivate 5.093 domande valide, sono generalmente più giovani con un minor reddito (attualmente l’Isee medio è di 8.265 euro) e appartenenti a nuclei famigliari più numerosi. Le nuove domande con richiedenti sopra i 50 anni sono il 36,7% per i cittadini italiani e solo il 16,6% per i cittadini stranieri, che nell’ultima graduatoria Erp del 2020 hanno presentato la maggioranza delle richieste. È questo il quadro che emerge dalla fotografia scattata da Acer per definire le vecchie e nuove fragilità degli inquilini.
“L’analisi delle caratteristiche dell’utenza – ha spiegato il presidente di Acer Alessandro Alberani – è funzionale alla riorganizzazione dei servizi esistenti e alla programmazione di nuove tipologie di servizio abitativo in collaborazione con gli enti locali e con i soggetti del privato sociale. Ai candidati sindaci e al futuro sindaco chiediamo che il tema della casa diventi un tema portante per i prossimi 5 anni. Chiediamo di rinnovare un grande progetto per un piano come aveva fatto Merola con il 1.000 case per Bologna e investimenti per i ripristini”. Acer è già molto attenta alla dimensione sociale e alla pedagogia dell’abitare. La pandemia di Covid ha fatto aumentare del 25% le segnalazioni disciplinari, mentre sono aumentate dell’1,5-2% le morosità. “Dopo un grosso impatto iniziale – ha spiegato Alberani- ci siamo assestati. Ma il nuovo fenomeno è quello delle persone che ci chiedono di dilazionare l’affitto. Molte famiglie fanno fatica a pagare. Per questo abbiamo messo in campo piani per aiutare i nuclei più fragili che sono tanti”.
(ITALPRESS).

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