Vertice Italia-Africa, Meloni “Pagina nuova, no a un approccio predatorio” VIDEO

Roma - Senato Vertice Italia Africa dal titolo ItaliAfrica A bridge common growth nella foto Ignazio La Russa President of the Council of Ministers, Giorgia Meloni - Vice-President of the Council of Ministers and Minister of Foreign Affairs and International Cooperation, Antonio Tajani - Chairperson of the African Union, Azali Assoumani - Chairperson of the African Union Commission, Moussa Faki Mahamat - President of the European Parliament, Roberta Metsola - President of the European Council, Charles Michel - President of the European Commission, Ursula von der Leyen - Deputy Secretary-General of the United Nations, Amina Mohammed (Roma - 2024-01-29, Stefano Carofei) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

ROMA (ITALPRESS) – “Grazie per il contributo estremamente prezioso che intendo raccogliere. Ritengo che questo vertice abbia raggiunto lo scopo prefissato: un momento di condivisione, dialogo e scambio di opinione e grazie alla vostra presenza, che dimostra l’interesse verso la posizione italiana, possiamo dire che è stato un successo”.
Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nelle sue conclusioni in occasione del vertice Italia-Africa. “Sono contenta di aver riscontrato una concreta volontà da parte di tutti di immaginare e scrivere una insieme una nuova pagina nelle nostre relazioni, una pagina basata su una cooperazione strutturale da pari a pari, lontana da quell’approccio predatorio che per troppo tempo ha caratterizzato le relazioni con l’Africa. “Un nuovo modello di cooperazione nel quale dobbiamo tutti credere – perché può funzionare solamente se ci crediamo tutti quanti insieme – che è fondato sulla responsabilità, sulla fiducia e sul rispetto”, ha aggiunto.
Questa mattina, aprendo i lavori, il premier avevo sottolineato come “il Piano Mattei può contare su una dotazione iniziale di 5,5 miliardi di euro tra crediti, operazioni a dono e garanzia”. Si tratta di un Piano “di interventi con il quale vogliamo dare il nostro contributo a liberare le energie africane per garantire alle giovani generazioni un diritto negato, garantire il diritto a non dover essere costretti a emigrare, recidere le proprie radici per avere una vita migliore”, ha spiegato Meloni. “L’obiettivo che ci siamo dati è dimostrare che siamo consapevoli di quanto il destino dei nostri due continenti, Europa e Africa, sia interconnesso e pensiamo sia possibile immaginare e scrivere una pagina nuova, una collaborazione da pari a pari lontana dall’impostazione predatoria ma anche da quella caritatevole”, ha aggiunto. “Il Piano Mattei per l’Africa è un piano concreto di interventi strategici concentrati nel medio e lungo periodo. Non è una scatola chiusa ma una piattaforma aperta e la condivisione è uno dei principi cardine”, ha detto ancora il premier, per il quale “occorre smontare alcune narrazioni distorte come quella che vorrebbe l’Africa un continente povero, perchè non è così. L’Africa non è affatto un continente povero, detiene il 30% delle risorse minerarie del mondo, il 60% delle risorse coltivabili, il 60% della sua popolazione ha un’età inferiore a 25 anni e questo lo rende una terra dalle enormi potenzialità di capitale umano”.

“Vi accolgo nell’Aula legislativa del Senato, luogo della rappresentanza, del confronto, del dialogo, della democrazia e della storia della nostra Nazione. Una storia antica e sempre nuova, che segna oggi con la Vostra partecipazione l’inizio di un nuovo capitolo nelle relazioni non solo dell’Italia, ma dell’intera Europa verso il continente africano”, ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa.

“In quest’Aula oggi si realizza l’incontro di culture e pensieri, di Istituzioni ed esperienze, di visioni e speranze, certi che dal reciproco rispetto e dall’amicizia possano svilupparsi coerenti e solidi rapporti – ha aggiunto -. Siamo accomunati dalla volontà di comprendere: capire in profondità i bisogni e le attese dei nostri popoli e capirci tra noi superando ogni superficiale approssimazione. Capire e capirci, perché non ci sia più indifferenza per le sorti dell’altro”.

“Il governo italiano ha voluto con grande forza questo appuntamento, non è un punto di arrivo ma un fondamentale momento di confronto con tutti i vertici del continente africano per fare sempre di più”, ha sottolineato il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
“Le sfide globali sono tante e sempre più complesse – ha aggiunto -. Viviamo in un contesto di tre guerre, il vertice ha una forte valenza strategica. L’Africa rappresenta una priorità della politica estera italiana e della nostra diplomazia economica”.

“Puntiamo sulla qualità delle nostre imprese presenti in Africa da decenni, imprese italiane che oggi hanno cantieri attivi per oltre 12 miliardi”, ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini.
“Questa giornata può essere un nuovo inizio, una cooperazione concreta nei fatti e non a parole. Il Governo italiano è infatti convinto che gli investimenti in infrastrutture continuino a rappresentare uno straordinario strumento di crescita economica, di sviluppo e di creazione di lavoro in tutti i territori”, ha sottolineato Salvini.

“Questo vertice rappresenta una eccellente opportunità per promuovere sempre di più i legami molto forti che uniscono l’Italia al nostro continente”, ha detto Azali Assoumani, presidente dell’Unione Africana.
“La nostra è una cooperazione franca e sincera che poggia sul rispetto reciproco e interessi chiari” ha aggiunto ” sotto l’egida dell’ Italia sono state lanciate molto iniziative e attività, ricordo che in occasione della pandemia l’Italia ha svolto un ruolo attivo nel sostengo ad una ventina di paesi africani”. Assoumani ha sottolineato che “l’Italia ha sempre sostenuto gli sforzi dei nostri governi e i nostri partner, i legami che ci uniscono sono storici, grazie agli investimenti italiani in Africa le aziende hanno contribuito all’attività economica del nostro paesi con posti di lavoro, non è un caso se l’Italia compare tra i principali investitori europei in Africa”.

foto Agenzia Fotogramma

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