A Pioli premio ‘Allenatore Gentleman’ “Ai giovani servono esempi”

MILANO (ITALPRESS) – È Stefano Pioli il vincitore del premio “Gentleman Allenatore Gigi Simoni 2021/22”, organizzato in collaborazione con la Lega Serie B e decretato dal voto di tutti gli allenatori della categoria. L’allenatore del Milan succede nell’albo d’oro a Claudio Ranieri, vincitore della passata edizione. “La vittoria dello scudetto mi e ci ha portato tanti riconoscimenti – ha detto Pioli durante la premiazione -. Sono orgoglioso e onorato di ricevere questo premio, perché Gigi Simoni è sempre stato un punto di riferimento e non può che farmi piacere che qualcuno pensi che io possa avere, anche in minima parte, questi valori. Quando i tuoi colleghi riconoscono certe qualità e certe caratteristiche è molto gratificante, perché conoscono le difficoltà del nostro lavoro. Il mio ricordo di Simoni? Da avversari ci siamo incontrati solamente in un Salernitana-Napoli. Lui era più grande, più esperto e più maturo. Mi è sempre piaciuto il suo stile: coerente, rispettoso ed educato con idee calcistiche di alto livello”. A fare gli onori di casa il presidente della Lega Serie B Mauro Balata, che ha sottolineato i valori che hanno permesso a Pioli di conquistare il premio: “Gigi Simoni era un grandissimo allenatore, vincente, ma anche una persona che rappresentava quei valori belli e importanti che vanno trasmessi ai giovani, quali il fair play, il rispetto, l’equilibrio nei comportamenti e nelle parole, e soprattutto il valore del lavoro sul campo, che poi ti viene restituito in termini di rispetto dei giocatori e di riconoscimento di autorevolezza. Rivedo le stesse caratteristiche in Pioli, lui ha la cultura del lavoro, che è quell’elemento in più che fa essere grandi allenatori e dirigenti autorevoli, e non autoritari”.
Per Balata è stata anche l’occasione per sottolineare gli ottimi risultati in termini televisivi del campionato di B, che nell’ultimo fine settimana ha fatto registrare il miglior risultato stagionale con 490 mila spettatori medi (313 mila nella sola giornata di domenica): “Abbiamo pensato fosse giusto e importante cercare di allietare i nostri tifosi negli stadi e in televisione anche in questo periodo – ha spiegato -. Ci arrivavano tante istanze e abbiamo pensato di proseguire il campionato, una scelta che ci sta premiando. I Mondiali? Non ci crederete ma io non li sto guardano. E poi quando ci sono le partite del mio campionato guardo le mie società, e mi diverto tantissimo. Le riforme? Siamo in una fase speriamo decisiva, noi siamo pronti e spingiamo affinché si facciano. Bisogna anche partire da criteri oggettivi: si parla tanto di sostenibilità, ma va anche coniugata con quelli che sono i requisiti di un campionato qualitativamente di alto livello. Credo che queste riforme debbano premiare il merito, ma anche andare incontro a un calcio professionistico e a un’industria del calcio che deve evolversi anche da noi”.
– foto xh1/Italpress –
(ITALPRESS).

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