Il Lazio da oggi si aggiunge alle Regioni nelle quali il servizio pubblico offre la fecondazione eterologa, grazie al centro inaugurato al Sant’Anna che diventa così il primo nel Centro-Sud d’Italia. Si tratta di una possibilità in più per le coppie con diagnosi di infertilità che stanno cercando di avere figli e vogliono farlo in una struttura pubblica del Sistema Sanitario Regionale.
Fino ad oggi i residenti romani, che volevano usufruire del servizio di fecondazione eterologa per avere un figlio, erano costretti a pagare un centro privato o andare all’estero. Da oggi sarà possibile farlo prenotando una prima visita ginecologica per infertilità attraverso il ReCUP Regionale.
Il centro è stato inaugurato alla presenza del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, dell’assessore alla Sanità e l’Integrazione Socio-sanitaria, Alessio D’Amato, e del direttore della ASL Roma 1, Angelo Tanese.
Questo tipo di trattamento prevede l’utilizzo di gameti (ovociti e/o spermatozoi) provenienti da donatori esterni alla coppia stessa. La Corte Costituzionale ha superato infatti il divieto di fecondazione eterologa imposto dalla Legge 40/2004 e con il DCA 29 del 2016 la Regione Lazio ne ha fissato le linee guida, permettendo così l’avvio delle procedure di attivazione della fecondazione eterologa con trasparenza e certezze per i cittadini e i medici, e con massimi criteri di sicurezza, nel secco divieto di fare ricorso a pratiche eugenetiche.
Nei centri di procreazione medicalmente assistita della ASL Roma 1 operano equipe altamente specializzate in grado di garantire alle coppie percorsi personalizzati con le tecniche più avanzate.
“Con l’unificazione di tre aziende nella ASL Roma 1 – commenta D’Amato – stiamo costruendo una rete di offerta di servizi più ampia e rispondente alle esigenze della donna e della famiglia, dallo screening mammario e citologico al percorso nascita e alla fecondazione assistita, passando anche per il servizio di oncofertilità recentemente attivato”.
“L’avvio della fecondazione eterologa presso il Centro PMA Sant’Anna e il Centro PMA San Filippo Neri – sottolinea Tanese – è un’altra tappa importante che valorizza le professionalità della Azienda e garantisce un servizio pubblico di eccellenza ai nostri residenti”.
Per prenotare la prima visita basterà chiamare il ReCUP Regionale con l’impegnativa del Medico di Medicina Generale a nome della partner. Le tariffe, così come previsto nella Regione Lazio dal DCA 29/2016 che recepisce il documento della Conferenza delle Regioni, variano a seconda della tecnica di fecondazione utilizzata. Ricordiamo che l’accesso alle tecniche è consentito alle donne che non abbiano compiuto il 43esimo anno di età. Tutte le informazioni sul sito www.aslroma1.it.