Cipolletta “L’automotive è ancora un’eccellenza per Torino” / Video

TORINO (ITALPRESS) – “Noi riteniamo che la manifattura nel mondo della mobilità sia ancora una delle eccellenze del nostro territorio e ci adoperiamo per continuare a essere presenti in questo comparto”. Parte dall’automotive la riflessione del presidente della Camera di Commercio di Torino, Massimiliano Cipolletta, in un’intervista di fine anno all’Italpress nella quale tocca temi che vanno dall’industria ai grandi eventi del 2026, fino a un bilancio dei primi sei mesi di mandato alla guida dell’ente camerale.

È inevitabile che una questione fondamentale riguardi proprio il settore della manifattura, che sta attraversando un momento di cambiamento e transizione. “Ci sono difficoltà legate anche al costruttore storicamente presente nel nostro territorio, questo ci sta spingendo a verificare nuovi ambiti di applicazione dell’expertise e della storia culturale della nostra filiera della manifattura – spiega Cipolletta -. In queste nuove applicazioni ci sono sicuramente tutto il mondo dell’aerospace legato alla grande iniziativa della città dell’aerospazio, anche questa è una vocazione più che ventennale del nostro territorio e quindi non è certo una novità. Sicuramente i nostri sforzi, per far convergere esperienze anche del mondo della mobilità verso l’aerospace, sono concreti”.

Una Torino con diverse vocazioni, per farsi trovare pronta alle sfide del presente e del futuro. “C’è il tema della manifattura digitale, quindi i microchip, e di tutta quella parte di manifattura legata al mondo digitale che offre degli spunti di nuovi mercati e di conversione ed espansione delle capacità produttive delle aziende”, aggiunge Cipolletta. Nel frattempo, per quanto riguarda l’automotive, si registra un cambio di prospettiva sulle regole dell’Ue. Negli ultimi giorni è saltato lo stop alle auto termiche nel 2035, mentre si è registrata un’apertura verso i biofuel. “Dobbiamo vedere meglio la declinazione di queste regole, però sicuramente l’arco temporale è modificato – dice Cipolletta -. Rispetto ad altre rivoluzioni nel mondo dell’industria che poi hanno impatti anche sulla vita sociale e sui comportamenti delle persone, la storia ci insegna che l’arco temporale dei cambiamenti è un fattore importante. Archi temporali troppo brevi rischiano di non dar tempo di recuperare da eventuali errori e di non dare il tempo di adeguarsi alle imprese, ma anche al tessuto sociale e alle persone. Quindi è bene avere un po’ più di tempo a disposizione per elaborare un cambiamento di questa portata”.

In buona sostanza, per il presidente della Camera di Commercio di Torino c’è il problema delle emissioni, ma c’è anche quello della transizione digitale. Rivoluzioni epocali che hanno bisogno di tempo perché tutto l’ecosistema economico e sociale possa adeguarsi al meglio e portare a compimento la trasformazione.

Per ciò che riguarda il capoluogo piemontese, all’orizzonte ci sono già diversi grandi eventi che avranno la funzione di raccontare il territorio e continuare a rafforzare l’appeal verso l’estero. “Ci sono tanti eventi di cui la Camera di Commercio è protagonista: Cioccolatò è una manifestazione ormai gestita in toto da noi, partecipiamo ovviamente alle Final Eight di basket e alla festa della città intorno alle Atp Finals – spiega Cipolletta – Riteniamo che siano eventi importanti: per far sì che ci sia un cambiamento diffuso c’è sempre bisogno di eventi trainanti che, accompagnati con una logica di diffusione, possano posizionare il nostro territorio”. In ultima battuta, c’è spazio per un bilancio dei primi sei mesi di mandato alla guida della Camera di Commercio di Torino. “Prima di tutto devo dire che sono molto soddisfatto della giunta e del consiglio camerale, che lavorano in modalità coesa e sinergica e sono molto propositivi. In questi primi mesi abbiamo raccolto idee e iniziative perché stiamo scrivendo il piano strategico del prossimo quinquennio – conferma Cipolletta – Un tema è sicuramente l’interoperabilità: è ormai chiaro come l’economia globale, così come il nostro territorio, per essere competitivi nei nuovi mercati e nelle nuove modalità industriali di posizionamento, devono lavorare in maniera coesa, comprendendo che i vari comparti e domini di applicazione, presi singolarmente, difficilmente riuscirebbero a essere visibili a livello internazionale. Unendo caratteristiche, capacità ed eccellenze del nostro territorio, potremo provare a giocare una partita di competitività internazionale”.

– Screenshot da video xn3/Italpress –
(ITALPRESS).

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