Ue, nuove regole sull’ambiente. Ecologisti in allarme
ROMA (ITALPRESS) - La Commissione europea accelera sulla semplificazione normativa e presenta un nuovo pacchetto legislativo: l’Omnibus Ambiente e il Pacchetto Reti, che include la Direttiva per l’Accelerazione delle Energie Rinnovabili. È l’ottavo pacchetto Omnibus in un anno: dopo sostenibilità, digitale, chimica, difesa e piccole imprese. L’obiettivo dichiarato è alleggerire i costi amministrativi per le aziende europee, con un risparmio stimato di un miliardo di euro all’anno, che si aggiunge agli 11 miliardi previsti dai precedenti pacchetti. Tra le misure principali, l’Omnibus Ambiente prevede snellimenti nei controlli sulle emissioni industriali, riduzioni degli obblighi di monitoraggio per allevamenti e impianti di acquacoltura, e iter più veloci per le valutazioni ambientali. Nel Pacchetto Reti, invece, arrivano corsie preferenziali per gli impianti rinnovabili, con autorizzazioni accelerate e procedure uniformate tra i Paesi membri. Una novità che fa discutere è la cancellazione dello SCIP, il database europeo che traccia le sostanze pericolose nei prodotti, rimpiazzato dal futuro passaporto digitale. Bruxelles sostiene che il nuovo sistema sarà più semplice e meno oneroso per le imprese, ma la sua piena operatività non è ancora garantita. Ma proprio queste semplificazioni hanno sollevato un’ondata di critiche da parte delle associazioni ambientaliste. Il WWF, insieme ad altre Ong europee, denuncia il rischio di un indebolimento strutturale delle tutele ambientali. Secondo l’European Environmental Bureau, l’eliminazione del database SCIP apre un vuoto di tracciabilità sulle sostanze chimiche pericolose. E il WWF avverte che la riduzione dei controlli sugli allevamenti potrebbe compromettere la qualità delle acque e aumentare le emissioni.
A preoccupare è anche il metodo: come per i precedenti Omnibus, non è stata condotta una valutazione d’impatto, nonostante la Mediatrice europea abbia chiesto maggiore trasparenza.
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