Abusivismo edilizio, Legambiente e Anci Sicilia chiedono più fondi per i comuni

PALERMO (ITALPRESS) – Un’iniziativa congiunta di Legambiente Sicilia e Anci Sicilia riporta al centro del confronto politico regionale il tema della lotta all’abusivismo edilizio. Alla sala stampa dell’Assemblea Regionale Siciliana è stato infatti presentato un emendamento alla finanziaria con l’obiettivo di rafforzare il fondo destinato ai Comuni per la demolizione degli immobili irregolari. Il presidente di Legambiente Sicilia, Tommaso Castronovo, ha evidenziato come l’attuale fondo regionale per le demolizioni sia insufficiente a far fronte alle necessità dei territori. Secondo i dati illustrati, meno di un quinto degli immobili oggetto di ordinanza viene effettivamente abbattuto. Una lentezza attribuita sia alla scarsità di risorse economiche, sia alla carenza di personale tecnico negli enti locali. “Occorre dare un segnale chiaro – ha spiegato – a chi ha costruito legalmente: ripristinare le aree compromesse significa tutelare la legalità e restituire naturalità a territori deturpati”.

Sulla stessa linea il segretario generale di Anci Sicilia, Mario Emanuele Alvano, che ha messo in luce le difficoltà operative dei sindaci. Abbattere un edificio abusivo, ha spiegato, comporta costi che molte amministrazioni non sono in grado di sostenere con risorse proprie. L’emendamento congiunto rappresenta dunque, a suo avviso, un passo pragmatico, pur riconoscendo che servirebbe un intervento più strutturato. “Accanto ai fondi – ha osservato – occorre un coordinamento regionale e supporto organizzativo, perché in molti piccoli comuni mancano uffici tecnici e personale capaci di gestire istruttorie complesse”.

Il sostegno politico arriva anche dall’aula. La deputata regionale Cristina Ciminnisi (M5S) ha ricordato come proprio il suo gruppo abbia promosso originariamente l’istituzione del fondo di rotazione. L’obiettivo ora è portarlo a 5 milioni di euro nella prossima legge di stabilità regionale: “Liberare le spiagge e le aree costiere dagli abusi – ha sottolineato – significa restituire un diritto ai cittadini e chiudere definitivamente una stagione di ambiguità, su cui la Corte Costituzionale si è già espressa”. La proposta rappresenta dunque uno dei nodi centrali del dibattito politico regionale: garantire ai Comuni strumenti finanziari e organizzativi per far rispettare la legge, ridare valore ai territori e superare un fenomeno che, da decenni, pesa sulla Sicilia sia in termini ambientali che di credibilità istituzionale.

– foto xd6/Italpress –

(ITALPRESS).

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]