LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Il tasso annuo d’inflazione di Malta è rimasto stabile al 2,7% nell’ottobre 2025, secondo i nuovi dati pubblicati dall’Ufficio Nazionale di Statistica, che confermano i costi alimentari come principale fonte di pressioni sui prezzi. L’Indice dei prodotti alimentari ha contribuito per 0,80 punti percentuali al tasso complessivo, mantenendosi il fattore dominante dell’inflazione. I servizi di ristorazione e il take-away hanno registrato un aumento annuo del 6,1%, più del doppio rispetto al +2,9% dei prezzi dei generi alimentari, spingendo l’inflazione alimentare complessiva al 3,7%. La media mobile a 12 mesi è salita al 2,1%, proseguendo la tendenza al rialzo rispetto al minimo dell’1,2% registrato alla fine del 2024, pur restando ben al di sotto del picco del 7,5% di ottobre 2023. La categoria Altri Beni e Servizi ha segnato il tasso d’inflazione annuo più elevato, pari al 5,0%, trainato da un’impennata del 18,8% dei prezzi di gioielli e articoli affini, con un contributo di 0,36 punti percentuali. Trasporti e Comunicazioni hanno aggiunto 0,37 punti percentuali, mentre l’Abitazione ha contribuito con 0,22 punti a causa dell’aumento dei costi dei servizi di manutenzione. L’indice generale ha raggiunto quota 123,17, in crescita dello 0,7% rispetto a settembre. Abbigliamento e Calzature hanno rappresentato l’unica pressione al ribasso sull’inflazione, con un calo dei prezzi dell’1,2%, dovuto principalmente alla diminuzione dei costi dei capi d’abbigliamento.
I prezzi delle utenze sono rimasti congelati per un altro mese, con Acqua, Elettricità, Gas e Carburanti che non hanno registrato variazioni annue. I costi delle comunicazioni sono scesi dello 0,4%. L’NSO ha evidenziato un crescente divario all’interno delle categorie alimentari, con i servizi che continuano a superare i beni in termini di aumento dei prezzi. Contributi positivi più contenuti sono arrivati da Cura personale e Sanità, Ricreazione e Cultura, Arredamento e Attrezzature domestiche, oltre che da Bevande e Tabacco. (ITALPRESS).I prezzi delle utenze sono rimasti congelati per un altro mese, con Acqua, Elettricità, Gas e Carburanti che non hanno registrato variazioni annue. I costi delle comunicazioni sono scesi dello 0,4%. L’NSO ha evidenziato un crescente divario all’interno delle categorie alimentari, con i servizi che continuano a superare i beni in termini di aumento dei prezzi. Contributi positivi più contenuti sono arrivati da Cura personale e Sanità, Ricreazione e Cultura, Arredamento e Attrezzature domestiche, oltre che da Bevande e Tabacco.
– foto IPA Agency –
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