Presentate le iniziative per l’Anno Culturale Romania-Italia 2026

ROMA (ITALPRESS) – Celebrare il profondo legame storico tra Romania e Italia, mirando a rafforzare la cooperazione strategica bilaterale nel campo delle arti, della scienza e dell’istruzione: è l’obiettivo dell’Anno Culturale Romania – Italia 2026, promosso dalla Presidenza della Commissione Cultura della Camera dei Deputati e dall’Ambasciata di Romania in Italia e che si svolgerà sotto l’Alto Patronato del Presidente della Romania, Nicuşor Dan, e del Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella.

Il semestre inaugurale, dedicato alla promozione della cultura romena in Italia, si aprirà il 1 dicembre 2025, in occasione della Festa Nazionale della Romania, con un prestigioso concerto di gala dell’Opera Nazionale di Bucarest al Teatro dell’Opera di Roma, che vedrà l’esibizione di oltre ottanta musicisti e solisti di fama internazionale. L’omaggio alla lirica proseguirà a pochi giorni di distanza con un recital di solisti dell’Opera di Bucarest presso il Ridotto della Scala di Milano. Il programma è stato concepito in due semestri complementari che restituiscono la reciprocità come valore fondante del dialogo culturale: il primo, da dicembre 2025 a luglio 2026, sarà dedicato alla promozione della cultura romena in Italia; il secondo, da luglio a dicembre 2026, alla promozione della cultura italiana in Romania.

“Ogni nome, ogni luogo, ogni data delinea un itinerario che non è meramente programmatico, bensi rappresenta una narrazione identitaria reciproca, riaffermando che la vicinanza tra Romania e Italia non è una coincidenza della storia, ma una scelta consapevole, reiterata e profondamente europea. La cultura non è semplice strumento di rappresentanza: è un atto politico nel senso più alto del termine”, ha detto l’Ambasciatrice della Romania Gabriela Dancau, che ha descritto l’Anno Culturale 2026 come una manifestazione tangibile di amicizia, continuità storica e della vocazione europea che lega indissolubilmente i due Paesi, sottolineandi che “la cultura non è un accessorio del politico: essa è, in senso pieno, politica nella sua forma più nobile, poiché costruisce comunità di destino, orizzonti comuni, fiducia reciproca”.

A sottolineare il sostegno del governo italiano, è la sottosegretaria agli Esteri, Maria Tripodi, secondo cui iniziative come questa sono cruciali per valorizzare la ricchezza delle rispettive identità culturali e per tessere nuove opportunità di dialogo e scambio. “L’obiettivo è promuovere la consapevolezza delle nostre radici condivise affinché la cultura divenga sempre più uno strumento di pace, di dialogo e di reciproco arricchimento. Vogliamo dimostrare che la cultura non è soltanto una eredità del passato ma anche ricerca, innovazione e un punto per il futuro. Guardiamo a questo anno culturale come un ponte verso un’Europa unita nella cultura e, quindi, più forte, più consapevole e più libera. Ribadisco il sostegno del Ministero degli Affari Esteri per le attività che ci accompagneranno comunemente nel prossimo anno“, ha sottolineato.

Per Federico Mollicone, Presidente della Commissione Cultura della Camera, l’Anno Culturale “riconosce il ruolo della Romania come partner fondamentale della nostra comune visione europea. Questo palinsesto costruito, necessariamente, attraverso l’arte e la cultura nell’Anno Culturale Romania – Italia 2026 si configura, inoltre, come un momento fondamentale per celebrare e potenziare la cooperazione tra le nostre nazioni, ponendo le basi per un dialogo più duraturo in un contesto geopolitico di crisi nel quale riscoprire le stesse radici e gli stessi valori rafforza la nostra identità comune”, ha concluso.

– foto xi2/Italpress –

(ITALPRESS)

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