LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Malta deve affrontare nuovi ostacoli nel rispetto degli obblighi europei in materia di controllo delle frontiere dopo che la Corte d’Appello ha confermato l’annullamento di un appalto della polizia da 6,3 milioni di euro per un nuovo Entry/Exit System (EES).
La sentenza ha respinto il ricorso di NetU Consultants Ltd e ha ordinato una completa rivalutazione delle offerte per il sistema di controllo di frontiera. Il tribunale ha rilevato che la valutazione iniziale era stata compromessa da “pressioni esterne” e da gravi irregolarità procedurali, tra cui un esame insufficiente dell’offerta insolitamente bassa di NetU. L’azienda era stata inizialmente raccomandata nell’agosto 2024, nonostante la sua proposta fosse ben al di sotto della stima della polizia di 11 milioni di euro e delle offerte concorrenti presentate da SITA BV e PTL Limited.
Secondo le prove esaminate, il presidente della commissione di valutazione aveva violato la riservatezza discutendo dei partecipanti con funzionari di altri Stati membri. La commissione avrebbe inoltre accettato troppo rapidamente la giustificazione del prezzo fornita da NetU. La sentenza alimenta ulteriori preoccupazioni sulla preparazione di Malta all’EES dell’UE, il cui avvio graduale è cominciato nell’ottobre 2025 ed è progettato per registrare i dati di ingresso e uscita dei cittadini non UE alle frontiere Schengen.
Con la gara tornata al punto di partenza, Malta deve continuare a fare affidamento su misure provvisorie di conformità. La polizia è stata condannata a pagare l’80% delle spese legali, mentre SITA BV dovrà coprire il restante 20%. La decisione comporta un nuovo ritardo mentre si avvicina la scadenza dell’aprile 2026 per la piena attivazione del sistema.
– foto Malta International Airport –
(ITALPRESS).









