ROMA (ITALPRESS) – Jovanotti torna a sorpresa con un nuovo disco e annuncia un nuovo tour. Il disco si intitola “Niuiorcherubini”, in uscita da Island Records in uscita il 20 novembre prossimo su tutte le piattaforme digitali e qualche settimana dopo su supporto fisico, un album nato in soli sei giorni di jam session a New York, nell’ottobre 2025, registrato in presa diretta su nastro analogico, senza sovraincisioni e senza correzioni, un disco libero, urgente, istintivo. “New York è un punto di partenza di questo viaggio – ha attaccato il Jova – Ho affittato uno studio per una settimana senza l’idea di fare un disco che è poi nato dopo 4-5 giorni, registrato con il sistema analogico”.
Il titolo dell’album è un omaggio a “DallAmeriCaruso” di Lucio Dalla ed è un viaggio sonoro e sentimentale dentro la città madre della musica: New York; ogni brano è nato da un incontro, da un’idea lanciata e catturata in tempo reale, in uno studio di Brooklyn dove la parola chiave era “suonare, non pensare”. “Sarà un grande successo, tutto suonato – ha precisato – Il sound è favoloso e sono sicuro che ci sono brani buoni: è pieno di sorprese per sfuggire alle cose programmate, una musica senza tempo che si potrà ascoltare anche fra 20 anni; è un disco che ha voglia di musica, divertente, vero, è molto funk, e non manca una malinconia romantica”.
Le canzoni sono nate da appunti nel cellulare, frasi appuntate per strada, ritmi improvvisati, linee di basso scoperte in un pomeriggio e diventate brani interi in due take; il disco racconta la ricerca della musica più vera, un ritorno alle origini istintive del ritmo e della parola, un viaggio dentro la metropoli e la mente. Ogni take era una fotografia emotiva: se funzionava, restava così com’era. È la colonna sonora naturale dell’Arca di Loré: viva, imperfetta, vera, energetica e in movimento. Ecco “L’arca di Loré” è il nuovo progetto di Jovanotti, un viaggio musicale e simbolico, una festa itinerante che nel 2026 lo porterà in tutto il mondo fino a Roma, dove il viaggio si concluderà o forse ricomincerà, con Jova al Massimo, al Circo Massimo, nella sua città natale approdo finale dell’Arca; è un progetto che unisce musica nuova, pedalate, incontri, avventura, gioia, balli, feste ed è pensato come un racconto collettivo di tutti coloro che saliranno sull’Arca e lo vorranno scrivere.
“A Roma ci sono nato e ci ho vissuto fino a 19 anni e se è vero che tutte le strade portano a Roma e da Roma che parto, una strada che facciamo insieme – ha rivelato – Siamo all’inizio di qualcosa e il tempo che condividiamo, il marketing della depressione”.
Un giro del mondo, e poi dell’Italia, come un nuovo Cantagiro, ma in bicicletta: una carovana di ruote e canzoni, di ritmo e respiro. “Me la faccio tutta in bici con chiunque vorrà unirsi a questa carovana – ha riflettuto – Mi viene in mente il Cantagiro con Celentano e Morandi, una cosa bellissima, o Mogol e Battisti che fecero a cavallo da Milano a Roma: tutto da immaginare con un bellissimo racconto con la mia passione per la bici con cui ho girato il mondo e vorrei interessare la politica alla ciclovia da attraversare tutta l’Italia che è bellissima, per incontrare le persone, fino alla grande festa ogni fine settimana”.
Le tappe italiane di L’Arca di Loré – Jova Summer Party sono il 7 agosto con la partenza da Olbia (Arena Sound Park), 12 Montesilvano (Music Arena), 17 Barletta (Music Arena), 22 Catanzaro (Calabria Music Arena), 29 Palermo (Ippodromo La Favorita), 5 settembre Napoli (Ippodromo Dagnano) e il 12 Roma (Circo Massimo, Jova al Massimo).
“Con me ci sarà una band per andare controcorrente con i fiati e musicisti fantastici – ha sottolineato – Voglio portare in giro la mia musica e non vedo l’ora di trovare la gente e gettarmi fra le sue braccia: sarà un grande tour perché il Jova Summer Party non è solo un concerto ma una festa sui prati e io ci sarò sempre ad interagire all’interno del villaggio, con spazi da 50 mila persone”.
La musica inizierà fin dall’apertura, con artisti internazionali, dj e realtà locali che costruiranno una scaletta unica, sempre diversa, per ogni party. Le porte del Jova Summer Party apriranno nel primo pomeriggio: ci saranno aree di intrattenimento con giochi, zone relax e sorprese continue. Il villaggio food & beverage offrirà una selezione di food truck e specialità regionali, con proposte di alta qualità e una particolare attenzione alle eccellenze gastronomiche dei territori attraversati dal tour.
“A settembre dell’anno prossimo compirò 60 anni ma non lo festeggeremo – ha osservato – Il viaggio con L’arca di Lorè non è per scegliere ciò da salvare ma ciò da portare nel futuro, salvare la musica e il ritmo e quest’arca la voglio portare dove non è mai arrivata: andremo a suonare la mia musica per inseguire una sensazione e un calore. Noè è morto a 950 anni e disse che la vita è breve”.
Dopo i 600.000 spettatori del PalaJova, Lorenzo finalmente riparte e ancora una volta reinventa ancora una volta l’idea stessa di tournée. “La mia generazione è cresciuta con la certezza razionale, con l’idea di progresso e di qualità della vita – ha confidato – Ho una sensazione reale di catastrofe e ho deciso di reagire e di cercare una soluzione di andare a vedere il mondo, mettermi in movimento, comunicare energia attraverso la musica e il divertimento, continuare la speranza, come papa Francesco che ci ha lasciato un messaggio di speranza”.
Infine Jovanotti si è soffermato sul prossimo festival di Sanremo. “Il Festival di Sanremo non è previsto anche se io amo Sanremo – ha sentenziato – Ci tornerei come conduttore insieme a Fiorello se tornasse a Sanremo”. È un viaggio che nasce dal desiderio di tenere acceso il fuoco della scoperta, di guardare la musica da prospettive diverse, di non dare mai per scontato il proprio posto nel mondo della musica.
– Foto ufficio stampa Goigest –
(ITALPRESS).









