ROMA (ITALPRESS) – “In un tempo in cui la corruzione si manifesta come una minaccia globale, capace di indebolire le democrazie, minare la fiducia dei cittadini, delle istituzioni, non è soltanto un reato, ma è un sistema parallelo che altera regole di mercato, favorisce l’infiltrazione criminale nell’economia legale e genera costi sociali elevatissimi”. Lo ha detto Matteo Piantedosi, ministro dell’Interno, intervenendo all’apertura del tavolo interistituzionale di coordinamento anticorruzione internazionale.
“La corruzione è un terreno su cui prosperano le mafie che sempre più spesso preferiscono la corruzione alla violenza, sfruttando la complicità di attori economici e funzionari infedeli, per penetrare nei centri vitali della pubblica amministrazione. È in questo scenario che l’Italia ha scelto di agire con una visione strategica: abbiamo costruito, negli anni, un modello di contrasto alla corruzione che si fonda su una combinazione di strumenti normativi amministrativi. La lotta alla corruzione – ha aggiunto – non si vince da soli, serve cooperazione internazionale, un’azione multilaterale efficace”.
AJANI “DIPLOMAZIA GIURIDICA STRUMENTO FONDAMENTALE”
“La diplomazia giuridica è uno strumento fondamentale per contrastare il crimine organizzato che contrastiamo anche attraverso l’azione forte contro la corruzione”. Lo ha detto Antonio Tajani, ministro degli Esteri. “Nessuno può agire da solo, tutti insieme lavoriamo per raggiungere lo stesso obiettivo. L’America Latina – ha aggiunto – è un regione strategica, e noi siamo orgogliosi della nostra inisiziativa: il programma Falcone- Borsellino”. Il ministro ha ricordato che “combattere la corruzione non significa soltanto rafforzare la legalità delle istituzioni democratiche, vuol dire favorire investimenti, competitività e crescita, perché giustizia e sicurezza sono fondamentali, senza legalità, non c’è crescita. Noi siamo un paese con grande vocazione industriale, siamo la seconda potenza manifatturiera d’Europa, siamo la quinta potenza commerciale mondiale e se il carico della corruzione entra nei meccanismi della crescita diventa difficile poter ottenere risultati”, ha sottolineato Tajani.
NORDIO “COMBATTERE LA CORRUZIONE ATTRAVERSO L’EDUCAZIONE CIVICA”
“Nella lotta alla corruzione l’Italia può disporre di un arsenale normativo e l’Europa si è convinta che questo arsenale è numeroso, efficace e può essere preso ad esempio dagli altri Paesi”. Lo ha detto Carlo Nordio, ministro della Giustizia. “La lotta alla corruzione, per quanto ci riguarda, è estremamente efficace e completa. Il fenomeno deve essere combattuto sperando di ridurlo al minimo, ma non di può combattere solo attraverso le norme penale, ma soprattutto attraverso l’educazione civica. Se ciascuno facesse il proprio dovere otterrebbe in cambio il rispetto di tutti”, ha aggiunto Nordio.
– Foto IPA Agency –
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