Inter e Roma al vertice

Inter e Roma al vertice. Sembrano tornati i bei tempi dell’aggressivo Mou e del “vecchio” Ranieri. Se possibile, ‘a mossa di Ninì Tirabusciò’ riproposta da Chivu e Gasperini. Promessa di divertimento in giorni grigi. L’estate di San Martino. Non si diverte, intanto – è la notizia del giorno – il Napoli bollito a Bologna. Che – fuori dell’ironia gastronomica – non è una gran sorpresa, viste le ultime partite degli azzurri e i precedenti neutri fra le due squadre “sentimentalmente” legate per amor di Pesaola, Savoldi e Juliano. Gli è che il peggior Napoli di stagione non ha giocato – quasi uno sciopero – vista la grinta operosa ma solitaria di De Lorenzo, il capitano resistente mentre i compagni lasciavano ogni settore del campo agli avversari. Il primo tempo, piuttosto un passa-tempo, deve aver tratto in inganno Conte riguardo alle intenzioni rossoblù. Nella ripresa ecco il Bologna-verità che propone un’offensiva organizzata e una difesa mobile alla quale partecipano tutti, anche i bomber classici come Orsolini e quelli di giornata, Dallinga e Lucumi. Una lezione di calcio. Pesantissimo il conto degli infortuni napoletani che si riflettono anche sulla tenuta psicologica della squadra: chi parlava di un McTominay cinicamente “liberato” da De Bruyne ha visto sparire anche lo scozzese. La crisi c’è, e lo sa anche De Laurentiis che cerca abilmente di spostare l’attenzione sul fatiscente stadio Maradona. Nel quale il Napoli ha ritrovato la grandezza dei tempi di Diego. Forse il problema è un altro. Umano.
E intanto in testa c’è – arrivata qualche ora prima dell’Inter – anche la Roma. E dire che non ha giocatori di valore come quelli di Conte e Chivu (di Allegri e Spalletti). Tutto il merito – è palese – è del lavoratore Gasperini. Basta vedere com’è finita la “sua” Atalanta. Per fortuna il campionato è lungo e Conte in particolare potrà contare sul recupero degli infortunati e del tempo perduto, ovvero i rinforzi di gennaio che sogna da mesi. Sempre che nel frattempo trovi la giusta terapia di gruppo. E DeLa abbia voglia di spendere. In fondo l’acquisto più importante sarebbe il recupero di Lukaku.
Le vittorie del Bologna, dell’Inter e della Roma sembrano una risposta a Spalletti che con un intervento di marketing ha iniziato il suo lavoro alla Juventus non escludendo una corsa-scudetto. Lui deve dirle, certe cose, a casa della superscudettata Signora, le altre cinque sorelle (grazie al Napoli è arrivato anche il Bologna) cercheranno di approfittare del vantaggio. Il grande gioco scatterà con l’anno nuovo. Per i vip della panca il panettone innaffiato di prosecco sembra garantito, i dubbi partiranno con il torrone e il mercato di gennaio. A chi si lamenta per gli errori estivi segnalo che l’Inter è l’unica “grande” gestita da un vero e abilissimo dirigente dotato di un probante curriculum, Beppe Marotta. Ha avuto coraggio con Chivu e i risultati gli danno ragione.

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