MILANO (ITALPRESS) – Giuseppe Riva, direttore del Humane Technology Lab dell’Università Cattolica del Sacro Cuore nel campus di Milano, ha ricevuto oggi dall’American Psychological Association il premio APA 2025 per il “Contributo Eminente al Progresso Internazionale della Psicologia”, premio che dal 1991 onora solo le figure più influenti della psicologia mondiale. È la prima volta che questo prestigioso riconoscimento viene conferito a un ricercatore italiano.
Il Committee for Global Psychology dell’APA ha premiato il professor Riva per le sue “ricerche pionieristiche, applicazioni innovative della tecnologia e un profondo impegno nel promuovere la collaborazione e il mentoring internazionale nel campo della psicologia”. La sua ricerca ha letteralmente definito un nuovo campo scientifico: la cyberpsicologia. Il professor Riva è stato determinante nell’esplorare come l’intelligenza artificiale, la realtà virtuale e i social media trasformano il comportamento umano e le capacità cognitive, creando ponti innovativi tra psicologia, neuroscienze, ingegneria e informatica. 2Il contributo duraturo del professor Riva al progresso internazionale della psicologia attraverso ricerche pionieristiche, leadership internazionale e applicazioni innovative della tecnologia lo rendono un candidato esemplare per questo prestigioso premio”, ha dichiarato il Committee for Global Psychology. “Il suo lavoro ha avuto un impatto duraturo sul campo e continua a ispirare e plasmare la prossima generazione di psicologi”.
Il professor Riva ha dedicato il riconoscimento a tutto il suo team di ricercatori del Humane Technology Lab, sottolineando come questo premio rappresenti il coronamento di anni di ricerca collaborativa e interdisciplinare. Nel ricevere il premio, il professor Riva ha anche condiviso la propria visione del suo campo di ricerca: “oggi la cyberpsicologia, lo studio dell’impatto del mondo digitale sulla mente e sui comportamenti umani, è allo stesso tempo una pratica di resistenza culturale, una forma di consapevolezza critica, un laboratorio per immaginare una nuova alleanza tra mente, tecnologia e società. Resistenza culturale, perché si oppone alla naturalizzazione acritica dei processi tecnologici, mostrando che non sono inevitabili ma risultano da scelte umane modificabili. Consapevolezza critica, perché sviluppa strumenti per decodificare i meccanismi attraverso cui la tecnologia influenza il comportamento. Laboratorio di futuro, perché sperimenta modelli alternativi di relazione tra umani e macchine”.
– foto ufficio stampa Università Cattolica –
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