ROMA (ITALPRESS) – “Investire sulle periferie della nostra Nazione, non solo quelle urbane, vuol dire investire nella coesione sociale, nel decoro dei luoghi e nelle relazioni tra le persone, offrendo opportunità, restituendo dignità e rafforzando il senso di comunità. Questo impegno di Governo lo stiamo declinando riconoscendo, per la prima volta nella storia della Repubblica, la centralità degli investimenti per lo sport sociale. L’Esecutivo, su indirizzo del presidente Meloni, si è mosso in questa direzione e il progetto di sviluppo a Caivano rappresenta un primo e straordinario esempio che stiamo replicando, con le necessarie contestualizzazioni, in altre otto città. E poi, continueremo”. Così il ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi, in un’intervista a “Il Secolo d’Italia”.
“Abbiamo stanziato 180 milioni in tre anni, dei quali 100 solo per il 2025, dal Fondo per lo sviluppo e la coesione per replicare questo modello a Rozzano (MI), Orta Nova (FG), Rosarno e San Ferdinando (RC), e nel quartiere San Cristoforo di Catania, Alessandrino-Quarticciolo di Roma, Scampia-Secondigliano di Napoli e Borgo Nuovo di Palermo“, prosegue Abodi.
“Lavoriamo per cercare di anticipare la cronaca nera e di mitigarne gli impatti dolorosi, passando dallo sdegno all’impegno, concordando con le amministrazioni locali tempi, modi e condizioni degli interventi affidati all’efficiente gestione del commissario Fabio Cicigliano. A Caivano la ricostruzione del centro sportivo, al quale abbiamo dato il nome di Pino Daniele, è stata la prima risposta voluta dal Presidente del Consiglio dopo la denuncia dei familiari di due bambine ripetutamente ‘violate’ da un branco di piccoli criminali. Con lo stesso spirito abbiamo realizzato un playground al Parco Verde, davanti ai due balconi dai quali sono stati lanciati due bambini, Fortuna e Antonio, ai quali abbiamo dedicato l’impianto. La politica è vicinanza e ascolto, è farsi carico nel vero senso della parola dei problemi delle persone e delle comunità – conclude Abodi – e mi dispiace che questi temi siano spesso oggetto di polemiche, per alcuni, mentre dovremmo stare tutti dalla stessa parte”.
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