SAVONA (ITALPRESS) – “È nostro dovere mettere al centro della programmazione porti, Blue Economy e dialogo costante tra realtà produttive e Autorità di Sistema Portuale. La Liguria è da sempre la porta del Mediterraneo, una vocazione storica che oggi si traduce nel ruolo strategico del Sistema portuale del Mar Ligure Occidentale, leader in Italia e riferimento nel mondo. Abbiamo già dimostrato che con determinazione si possono ottenere risultati rapidi e riconosciuti a livello internazionale. Ora dobbiamo applicare lo stesso metodo per rendere i nostri porti sempre più moderni, efficienti e competitivi. Allo stesso tempo è necessario semplificare i processi: le opere devono procedere con continuità, senza rallentamenti che pesano sulla crescita e sulla competitività. In questo quadro anche la Valbormida deve essere parte dello sviluppo. La Zona Logistica Semplificata è un’opportunità importante ma ancora troppo limitata rispetto alle ZES di altre regioni: estenderla all’entroterra e rafforzarla con agevolazioni significa permettere alle imprese di muovere merci in modo rapido ed economico, con benefici reali per occupazione ed economia. L’obiettivo è costruire un sistema portuale e logistico forte, capace di attrarre investimenti e generare sviluppo. Solo lavorando insieme potremo cogliere appieno le opportunità dei porti, della Blue Economy e delle aree interne”. Queste le parole del presidente della Regione Liguria Marco Bucci oggi a Savona per il Savona&Vado Ports Forum dal titolo “Nuove rotte verso il futuro”, all’interno del panel che ha visto gli interventi del viceministro a Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi e di Matteo Paroli, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale.
L’assessore all’Energia di Regione Liguria Paolo Ripamonti è intervenuto sui temi di retroportualità, infrastrutture e occupazione in Valbormida. “La retroportualità è un tema decisivo per la provincia di Savona e per la competitività del porto – dice Ripamonti -. Il crollo di una parte di autostrada Savona-Torino e lo stop alla funivia ci hanno spinti a ripensare quegli spazi, non tralasciando l’aspetto funiviario, avviando con Regione, istituzioni, sindacati e imprese un percorso per trasformarli in un vero parco logistico. Non possiamo eliminare del tutto il transito su gomma, ma il futuro è nel ferro: potenziare ferrovie e intermodalità è la chiave per ridurre l’impatto ambientale e rafforzare l’asse strategico Liguria-Piemonte. È inoltre fondamentale cogliere questa occasione per integrare sempre più fonti di energia rinnovabile, così da rendere il sistema logistico non solo competitivo ma anche sostenibile. Le richieste crescenti di movimentazione merci confermano l’interesse delle aziende. La Valbormida, ricca di imprese di alto profilo, ha bisogno di spazi e servizi e il retroporto può offrire queste risposte, creando sviluppo e consolidando il legame porto-territorio”.
“Giornata importante voluta dalla Capitaneria di Porto per un dialogo forte e costruttivo tra tutti i protagonisti della portualità politica, dalle istituzioni all’Autorità Marittima, fino a quella portuale – aggiunge il comandante della Capitaneria di porto di Savona, Matteo Lo Presti -. In queste banchine esiste una coesione solida, premessa degli straordinari risultati ottenuti da Vado e Savona. Al tempo stesso ci sono criticità che mediante questa forza così compatta, forum del genere aiutano a superare. Mi riferisco, per esempio, ai temi affrontati dai tanti relatori intervenuti al Palacrociere, ossia, la maggiore rapidità dei piani regolatori, le infrastrutture viarie e il non rinviabile secondo lotto della diga di Vado Ligure”.
– foto ufficio stampa Regione Liguria –
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