Renato Zero festeggia i suoi 75 anni con l’album “L’OraZero” e un nuovo tour

ROMA (ITALPRESS) – Renato Zero festeggia domani il suo 75° compleanno e lo fa con il nuovo album “L’OraZero”, in arrivo il 3 ottobre, e con i concerti de “L’OraZero in tour” del 2026. “Sto diventando adulto allegramente. Ogni volta che sforno un titolo, ecco che gli occhi mi brillano di nuovo. Anche questa volta. Evviva. Festeggerò il mio compleanno con Renato: lui scrive una strofa e io l’inciso”, ha detto l’artista. “L’OraZero” si offre come una porta aperta al dialogo, alla condivisione dei pensieri, ma anche alla possibilità concreta di un cambiamento profondo. In un mondo che urla e che sgomita, Zero è mosso dall’urgenza di riaffermare le basi fondamentali del vivere: l’amore come energia inesauribile che tiene accese le relazioni umane; l’amicizia come presenza che consola e sostiene; il rispetto come principio irrinunciabile che permette di vivere in armonia con se stessi e con gli altri.

“La mia ora zero è quella di tutti, siamo prigionieri di noi stessi, non abbiamo energie per sopraffare certe scelte politiche e si indebolisce la nostra autonomia – ha commentato – L’elisir mi sembra anche un pò riduttivo, mi piacerebbe di fare affidamento a più opzioni per potermi garantire di andare avanti”.

Il viaggio di “L’OraZero” si articola in 19 tracce: diciannove differenti mondi, ognuno dei quali ha le proprie radici, regole, bisogni, contraddizioni e utopie. “Frase storica ma opportuna: gli esami non finiscono mai – ha osservato – Capita in un momento particolare e attraversa tutta la comunità con 19 opportunità: in ognuno di noi c’è una guerra, situazione da sistemare e cerco di vincerla questa battaglia e la paura la provo anch’io e più disadorni di così non potevamo trovarci”.

“L’OraZero” sono mondi che si rivelano attraverso linguaggi molteplici e inaspettati, capaci di dare voce a emozioni e prospettive unite da un unico filo conduttore: è la continua e inarrestabile ricerca di espressione. “Ho usato un linguaggio temperato e morbido anche nella contestazione, nell’affrontare a muso duro, mi sono addentrato in percorsi abbastanza tostarelli, in temi di guerra e situazione precarie – ha fatto notare – Anche la musica si deve adoperare, la spiritualità gioca un suono importante, sentirsi cittadini del mondo, un lavoro impegnativo in momenti di grande cambiamento e mi sento in diritto e in dovere di esprimere i miei pensieri”.

Anticipato il 12 settembre dal singolo “Senza”, primo tassello di una narrazione che ora si svela nella sua interezza, “L’OraZero” è un cammino che accoglie esperienze, emozioni e possibilità sempre nuove, dove ogni passaggio contribuisce a dare profondità e significato al viaggio zeriano. “Dobbiamo educarci ancora alla piazza, più convinti e alleati quando cerchiamo con la nostra presenza di comprendere le nostre ragioni – ha sottolineato – Non conosco una ricetta per l’atteggiamento da assumere in questi casi ma queste canzoni sono la medicina per me di affrontare il pubblico e dobbiamo trovare degli alibi: dobbiamo cercare di non farci sporcare. L’arte fa questo lavoro ma anche di più: per me la pace non può essere una manifestazione collettiva, l’ho sempre ricercata: è l’abbraccio di una musica per sentirci più padroni della vita”. Zero regala così nuove emozioni al suo pubblico universale proponendo una setlist che unisce i brani simbolo della sua inimitabile storia artistica lunga oltre 50 anni alle tracce contenute nel nuovo progetto.

L’OraZero in tour” partirà da a Roma (Palazzo dello sport) il 24, 25, 28, 29, 31 gennaio e 1 febbraio, 11, 12, 14 e 15 febbraio a Firenze (Nelson Mandela Forum), 7 e 8 marzo a Torino (Inalpi Arena), 11 e 13 a Mantova (Palaunical), 18 e 20 a Conegliano (Prealpi San Biagio Arena), 24 a Bologna (Unipol Arena), 28 a Pesaro (Vitrifrigo Arena), 4 aprile a Eboli (Palasele), 8 e 9 a Bari (Palaflorio), 15 e 16 a Messina (Palarescifina).

“In tour porterò sia Renato che Zero ma non è facile averli insieme – ha detto ancora il cantante – Non è vero, dormiamo nello stesso letto, mangiamo insieme, convoliamo a festeggiare questi anni di convivenza: c’è un equilibrio naturale, una necessità da parte mia di spendersi ed essere generosi verso se stessi. Il pubblico per me è una presenza che non si distacca dalla strada e dal quotidiano: fino ad allora mi devo preparare a presentarmi vergine a chi vuole da me sensazioni. Ho pensato ai bambini e agli anziani che mi aspetto di trovare con quella felicità e quell’abbraccio per un nuovo percorso per combattere la solitudine e il disagio. Sarò ancora originale come nei miei costumi e come da tradizione, con un’orchestra molto nutrita, di tutto rispetto, archi, tamburi, e una band con sonorità moderne. Con ostinazione per non rinunciare alla nostra indipendenza, contro la guerra che non accetta libertà, riprendendo il dialogo con la vita e con Renato per la stima che ho di me stesso”.

– ufficio stampa Goigest –
(ITALPRESS).

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