Mattarella “Mi rivolgo alle donne e agli uomini della Flotilla, non mettete a rischio la vostra incolumità”. La portavoce richiamata in Italia per trattare

ROMA (ITALPRESS) – “Il valore della vita umana, che sembra aver perso ogni significato a Gaza, dove viene gravemente calpestato con disumane sofferenze per la popolazione, richiede di evitare di porre a rischio l’incolumità di ogni persona. A questo scopo e al fine di salvaguardare il valore dell’iniziativa assunta – valore che si è espresso con ampia risonanza e significato – appare necessario preservare l’obiettivo di far pervenire gli aiuti raccolti alla popolazione in sofferenza”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Mi permetto di rivolgere con particolare intensità un appello alle donne e agli uomini della Flotilla perché raccolgano la disponibilità offerta dal Patriarcato Latino di Gerusalemme – anch’esso impegnato con fermezza e coraggio nella vicinanza alla popolazione di Gaza – di svolgere il compito di consegnare in sicurezza quel che la solidarietà ha destinato a bambini, donne, uomini di Gaza”, aggiunge il capo dello Stato.

GLI ATTIVISTI RESPINGONO L’APPELLO

Abbiamo ricevuto la proposta da parte del presidente Mattarella di accettare per il bene nostro e la tutela della vita umana in generale, che condividiamo al 100%, di deviare la nostra rotta e accettare la proposta di mediazione di portare gli aiuti a Cipro e da lì poi, grazie all’intermediazione di Nazioni Unite, del Patriarcato di Gerusalemme e del governo italiano come parte logistica, farli arrivare a Gaza”. Così, in un video pubblicato su Facebook, la portavoce per l’Italia della Flotilla, Maria Elena Delia. “Noi non possiamo accettare l’appello perché questa proposta arriva per evitare che le nostre barche navighino in acque internazionali con il rischio d’essere attaccate. Come dire ‘se vi volete salvare, noi non possiamo chiedere a chi vi attaccherà di non attaccarvi, malgrado sia un reato, chiediamo a voi di scanzarvi’. Questo nodo legale non è solo una questione di principio, è una questione sostanziale all’origine del fatto che fino ad ora la stessa entità che ha creato questo cortocircuito, cioè Israele, sta commettendo un genocidio senza che nessuno dei nostri governi abbia ancora avuto il coraggio di porre sanzioni, porre un embargo sulle armi, chiudere almeno una parte dei rapporti commerciali”.

IL VIDEO

 

In risposta alle istanze sollevate dal Governo e dal presidente della Repubblica, la delegazione italiana del Global Movement to Gaza ha ritenuto opportuno richiedere la presenza in Italia della portavoce Maria Elena Delia, al fine di condurre un dialogo diretto con le istituzioni per garantire l’incolumità dei membri italiani dell’equipaggio e il raggiungimento degli obiettivi della missione nel rispetto del diritto internazionale. Lo rende noto la delegazione italiana del movimento in una nota.

MELONI “FORZARE IL BLOCCO NAVALE SAREBBE ESTREMAMENTE PERICOLOSO”

Rivolgo un ringraziamento ai partiti e agli esponenti di opposizione che, raccogliendo le sagge parole del Presidente Mattarella – al quale siamo grati – hanno invitato gli attivisti della Flotilla ad accettare le soluzioni alternative proposte e in particolare a consegnare gli aiuti a Cipro, al Patriarcato di Gerusalemme. In questa fase è fondamentale lavorare per garantire l’incolumità delle persone coinvolte e non assecondare chi sostiene che l’obiettivo dell’iniziativa debba essere forzare il blocco navale israeliano. Una scelta che sarebbe estremamente pericolosa”. Così su X il presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

– foto d’archivio ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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