NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – “Personalmente continuo a considerare che il riconoscimento della Palestina in assenza di uno Stato che abbia i requisiti della sovranità non risolva il problema e non produca risultati tangibili e concreti per i palestinesi. Si dice che il riconoscimento della Palestina possa essere un efficace strumento di pressione politica” ma “penso che la principale pressione politica vada esercitata su Hamas”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un punto stampa a New York dopo l’apertura dell’Assemblea generale dell’Onu, annunciando che “la maggioranza presenterà in aula una mozione per dire che il riconoscimento della Palestina deve essere subordinato a due condizioni: il rilascio degli ostaggi e ovviamente l’esclusione di Hamas da qualsiasi dinamica di governo all’interno della Palestina. Spero e penso che possa trovare anche il consenso dell’opposizione. Non trova sicuramente il consenso di Hamas e degli estremisti islamisti, ma dovrebbe trovare consenso nelle persone di buonsenso”, conclude.
“Non credo che l’Europa si ambigua nei confronti dell’Ucraina ma credo che dobbiamo lavorare insieme come Occidente se vogliamo portare a casa una pace giusta. C’è bisogno dell’Europa e anche degli Stati Uniti”, ha detto sull’Ucraina.
“Sono d’accordo sul fatto che un certo approccio ideologico al Green Deal abbia finito per non rendersi conto che stava minando la competitività dei nostri sistemi, quindi ci sono dei passaggi” del discorso di Trump “che ho assolutamente condiviso”, ha aggiunto sul clima.
MELONI VEDE L’EMIRO DEL QATAR
A margine dei lavori della settimana di alto livello dell’assemblea generale dell’Onu, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha avuto un colloquio bilaterale con l’emiro del Qatar, Sheikh Tamim bin Hamad Al Thani. Nell’esprimere apprezzamento per l’eccellente stato delle relazioni bilaterali, Meloni ha colto l’occasione per manifestare nuovamente la sua piena solidarietà e del Governo italiano per l’inaccettabile violazione della sovranità qatarina avvenuta lo scorso 9 settembre. I due leader hanno anche concordato di continuare a lavorare per porre fine al conflitto a Gaza, assicurare il rilascio di tutti gli ostaggi e garantire il pieno accesso umanitario alla popolazione civile, anche nel quadro degli sforzi di mediazione condotti dal Qatar insieme a Stati Uniti ed Egitto.
– foto d’archivio IPA Agency –
(ITALPRESS).