MILANO (ITALPRESS) – “Serve una nuova politica espansiva dei redditi, fondata su metodo, equità e concertazione. La prima leva è il rinnovo dei contratti collettivi: parliamo di circa 2,5 milioni di lavoratori del settore privato e di tutto il comparto pubblico, scuola compresa”. E’ quanto sottolinea oggi la Segretaria Generale della Cisl, Daniela Fumarola in una ampia intervista al quotidiano cattolico Avvenire”. “Va stabilito il diritto di tutti i lavoratori a un salario di produttività, volto a redistribuire stabilmente a livello aziendale o territoriale gli incrementi di valore aggiunto dei risultati ottenuti anno su anno. Allo stesso tempo bisogna intervenire su prezzi e tariffe, contrastare la speculazione, alleggerire la pressione fiscale sui redditi medi e popolari, evitando che si allarghi il divario tra costo della vita e salari”, aggiunge la leader Cisl.
“Pensionati e lavoratori sono stati i più colpiti dall’inflazione. Occorre un sistema impositivo più giusto e redistributivo: detrazioni più alte fino a 60 mila euro, riduzione della seconda aliquota Irpef dal 35 al 32 per cento, una fiscalità che premi produttività e crescita, tassando di più le grandi rendite immobiliari e finanziarie”. In vista della manovra economica, Fumarola rilancia le proposte della Cisl. “È urgente un nuovo Patto sociale, come avvenne negli anni Novanta, con un programma e obiettivi condivisi. Lo abbiamo chiesto con forza al nostro Congresso di luglio, dove la Premier Meloni ha manifestato apertura al dialogo sociale. Bisogna passare ai fatti: un primo passo è la celere apertura di un confronto sui contenuti della legge di bilancio. Noi porteremo le nostre proposte con pragmatismo e autonomia. Bisogna tagliare le tasse sul ceto medio, sostenere con convinzione i redditi da lavoro e pensione anche per compensare il fortissimo drenaggio fiscale di questi anni, stabilizzare la dotazione finanziaria dedicata alla legge sulla partecipazione dei lavoratori, rafforzare gli incentivi all’occupazione femminile, investire in infrastrutture soprattutto al Sud, nella sanità, nella scuola, nella non autosufficienza”.
Sul tema della previdenza , Fumarola chiarisce che ” le pensioni si cambiano solo con il sindacato, attraverso un percorso condiviso. È tempo di un sistema più equo e flessibile, che tuteli chi già percepisce la pensione e dia certezze ai giovani e alle donne. Bisogna rendere operativa la pensione contributiva di garanzia, confermare ed estendere l’Ape Sociale, introdurre sconti contributivi per le madri lavoratrici, riformare Opzione Donna in chiave meno penalizzante. La flessibilità in uscita presuppone un’estensione effettiva della previdenza complementare specie nei confronti di donne e giovani, oggi i meno “coperti”, che va sostenuta fiscalmente”.
Sul tema dei dazi, la leader Cisl sottolinea: “A livello europeo bisogna proteggere le filiere più esposte, come avvenne durante il Covid. Ma servono politiche industriali lungimiranti: investimenti in tecnologia, competenze, ricerca, per aumentare la produttività e migliorare le retribuzioni. Attendiamo da tempo un piano nazionale industriale, che va varato entro l’autunno. Bisogna partire da un forte investimento nel capitale umano per essere all’altezza dell’innovazione che ci viene richiesta ed evitare che molti lavoratori siano condannati a essere marginalizzati nel mercato del lavoro”.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).