ROMA (ITALPRESS) – “Sull’Ilva siamo pronti a fare la nostra parte: il futuro è dell’acciaio green, frutto di tecnologie e innovazione su cui la Danieli investe da oltre 15 anni”. Così al Messaggero Camilla Benedetti, presidente di Abs Acciaierie (divisione acciaio del Gruppo Danieli).
“Il sistema Paese – aggiunge – deve credere nella siderurgia come motore della transizione, mettendo in campo investimenti e una visione capace di coniugare tradizione e sostenibilità“. Benedetti indica il modello Piombino – dove Danieli è sia fornitore tecnologico che azionista con il 25%, al fianco di Mef, Sace e Invitalia – come esempio di progetto strategico replicabile. Cita anche l’esperienza internazionale con Ssab, l'”Ilva svedese”, che ha affidato al gruppo un maxi-contratto da 1 miliardo di euro per la realizzazione a Luleà di un impianto a zero emissioni, alimentato da idrogeno verde e rottame riciclato, capace di ridurre del 7% le emissioni complessive della Svezia.
“Senza acciaio non c’è eolico, non c’è fotovoltaico, non c’è mobilità elettrica – avverte -. L’Italia ha oggi l’opportunità di guidare l’innovazione europea, rafforzando una filiera strategica per la transizione energetica”. Un percorso che, secondo Benedetti, passa da “tecnologia, responsabilità e investimenti in ricerca, capitale umano ed economia circolare”. ABS, ricorda la presidente, ha destinato nel 2024 oltre 41 milioni di euro all’innovazione, pari al 54,3% dell’Ebitda: “Il nostro impianto QWR – sottolinea – è un esempio concreto di efficienza energetica, zero sprechi e qualità avanzata. Così coniughiamo sostenibilità, digitalizzazione e sicurezza”. “Occorre superare la gestione emergenziale e avere una strategia industriale di lungo periodo – conclude -. L’industria siderurgica non è un problema, ma parte della soluzione: può essere il cuore della transizione energetica italiana ed europea”.
– Foto ufficio stampa ABS –
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