Alta velocità Firenze, Giani “Dobbiamo cominciare a parlare di People Mover”

FIRENZE (ITALPRESS) – Per il nodo Tav di Firenze “ora dobbiamo incominciare a parlare del People Mover perché è evidente che da Santa Maria Novella alla stazione Belfiore, che nel gergo comune viene chiamata stazione Foster dal nome del suo progettista, ci sono 960 metri”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, a margine di un sopralluogo sul cantiere Tav a Firenze con il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.

“Quei 960 metri – ha aggiunto Giani – devono essere collegati dalla navetta che avevamo già studiato come progetto di fattibilità quando iniziò il percorso del Pnrr nell’aprile 2021. Però allora comprendevamo che non sarebbe stato potuto realizzarla in tempo per il Pnrr, quindi fu detto lo facciamo dopo. Ecco, ora arriva il dopo e io anche al ministro Salvini ho sottoposto l’idea di incominciare a progettare il People Mover per non arrivare a completare la stazione di Alta velocità senza un collegamento adeguato con Santa Maria Novella”.

I finanziamenti per il people mover, ha ammesso Giani, “in questo momento chiaramente non ci sono: ma lo studio di fattibilità, che con l’allora amministratore delegato di Rfi Vera Fiorani studiammo a Roma, ce l’ha per questi 960 metri, quindi si tratta solo di implementare con le risorse la progettazione di quest’opera. Allora si parlò di 165 milioni: naturalmente tutto questo avveniva nella primavera del 2021, oggi chiaramente ci sarebbe un aumento dei prezzi”.

“Avanti tutta sulla Tav. Devo dire che da quella primavera del 2022, quando prendemmo la decisione definitivo, ricordo il sopralluogo qui il 5 agosto del 2022 quando iniziamo il revamping della talpa, strada ne è stata fatta. Per fortuna siamo andati avanti senza quelle problematiche che in passato, quando facevamo le assemblee, venivano paventate sulla difficoltà del sotto attraversamento di Firenze. In realtà oggi abbiamo compiuto un percorso di 1820 metri, quindi siamo sostanzialmente da qui Campo di Marte, la Galleria completata, fino alle soglie della Fortezza da Basso. Mancano 1200 metri e si sfonda nel camerone di Via Circondaria”, ha sottolineato.

Il sottoattraversamento ferroviario “sarà l’opera che cambia il volto di Firenze – ha aggiunto Giani – perché ne nascerà una nuova Firenze da un punto di vista urbanistico con la stazione di Belfiore spostata verso nordovest e poi sarà il modo con cui invece che 14 minuti per i treni ad Ata velocità, prevista la fermata a Firenze saranno solo 6 minuti perché fermarsi, scendere, salire e ripartire sarà un’operazione molto più semplice che impedirà di essere tagliati fuori come oggi avviene per 40 treni il giorno dalla fermata di Firenze sulla tratta Roma – Milano dell’Alta velocità, e poi la liberazione dei binari di superficie tutta per i pendolari regionali. Pensate oggi quante difficoltà per il treno dei pendolari che deve attendere che passi il treno dell’Alta velocità in superficie. Quando non ci saranno più è evidente che ne risentirà positivamente sia il numero, sia la qualità delle prestazioni del trasporto pubblico su ferro su tutta l’area fiorentina”, ha concluso.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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