ROMA (ITALPRESS) – “Il commissariamento? Ne prendo atto e punto, sono sereno e non ho nulla da nascondere”. Il presidente della Federazione Italiana Pentathlon Moderno, Fabrizio Bittner, reagisce così alla notizia del commissariamento da parte della Giunta del Coni della Fipm, atto che segue la sua sospensione per 20 mesi da parte del Tribunale Federale per violazioni dello Statuto in merito alla rendicontazione di presunte spese addebitate dal dirigente alla federazione.
“Gianni Cuneo è una persona che stimo e perbene – sottolinea Bittner all’Italpress – Non penso invece ci fosse la necessità di un affiancamento tecnico, con tutto il rispetto per Daniele (Masala, nominato vice-commissario per la parte sportiva, ndr), perchè l’attuale dt azzurro Duranti è stato protagonista con Malan del bronzo di Parigi. Questo lo considero un errore di metodo e di principio da parte del Coni”. Bittner torna poi sulla sua vicenda personale, a suo dire dovuta dalla scelta “di quattro dirigenti che non hanno partecipato ai Consigli Federali per far cadere questa federazione. Bisognerebbe capire cosa hanno in testa e che interessi hanno. E mi fermo qui”.
Per quanto riguarda le accuse rivoltegli, “ho già risposto in primo grado, riguardano un ritardo nella presentazione dei giustificativi di spesa ma nel merito non si sa di che spese si tratta. E poi, sono stato giudicato da giudici ‘scaduti’ che non ho rinominato ed ho fatto male: sono d’accordo in via di principio con Berruto, è ora che si metta mano alla giustizia sportiva”.
Bittner è comunque pronto a dare battaglia: “Se mi danno un presidente di Corte d’Appello, e spero che il commissario lo faccia al più presto per garantire il diritto alla difesa, mi difenderò e poi vedremo il risultato. Certo, se in appello cadesse ogni accusa, ricorrerei contro la delibera del Coni per il commissariamento”.
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