In arrivo da Enea innovativo biopesticida alleato delle api

A nest of honeybees on Merritt Island decided to split Thursday morning, with half the hive following the old queen to a neighbor's mailbox. Don and Stephanie Placeres, who owned the bee covered mailbox called Clifford Best of C.L. Best Honeybees who made quick work of finding the queen and transferring the estimated 7,000 bees to a hive. Bee Rescue (Photo by MALCOLM DENEMARK/FLORIDA TODAY/USA Today Network/Sipa USA) (Brevard - 2021-03-04, USA TODAY Network / ipa-agency.net) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

ROMA (ITALPRESS) – Enea, in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, ha messo a punto un innovativo biopesticida che protegge le api, sfruttando molecole che esercitano un controllo naturale sugli organismi infestanti.
ENEA, in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, ha messo a punto un innovativo biopesticida che protegge le api, sfruttando molecole che esercitano un controllo naturale sugli organismi infestanti.
Il piccolo coleottero dell’alveare è un insetto della famiglia Nitidulidae e dell’ordine dei Coleoptera, infestante delle colonie di Apis mellifera. E’ una specie originaria del Sud Africa ed endemica delle regioni tropicali e subtropicali dell’Africa Sub-sahariana; è stata rinvenuta per la prima volta in Europa, in Calabria, nel settembre del 2014. L’insetto è inserito nell’elenco del Codice sanitario per gli animali terrestri della WOAH (Organizzazione Mondiale per la sanità animale) come patologia emergente delle api ed è soggetta a notifica internazionale. Inoltre, è inserito nell’allegato II del Reg. Ue 429/2016 che dispone l’obbligo di notifica e misure per l’eradicazione. Per contenerne la diffusione in Europa, sono in atto importanti misure restrittive che comportano la cessazione del nomadismo (inclusa la rilevante opera di supporto all’impollinazione in frutticoltura), il commercio delle colonie al di fuori dell’area infestata dal coleottero, il monitoraggio periodico degli alveari e, in molti casi, la distruzione delle colonie.
(ITALPRESS).
-foto agenziafotogramma.it-

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