“Anche il mese di febbraio segnala una diminuzione del 24% della Cassa integrazione rispetto al mese precedente e del 63% rispetto allo stesso mese del 2021. Questo calo lo avevamo già registrato, in termini analoghi, nel mese di gennaio, nel consueto Rapporto mensile del Centro Studi di Lavoro&Welfare. Naturalmente è troppo presto per cantare vittoria perché, come tutti sappiamo, potremmo – tra i mesi di marzo e aprile – registrare una nuova impennata dovuta alla crisi economica e sociale innescata dalla guerra”. Così Cesare Damiano, presidente dell’associazione Lavoro&Welfare. “Da questo punto di vista, ci conforta il fatto che il Governo abbia definito nuove priorità di intervento, sotto il profilo sociale, perché è indubbio che si renderà necessaria – così come abbiamo fatto al tempo della pandemia con la Cassa Covid – la definizione di una normativa capace di fornire uno strumento di tutela, alle imprese e ai lavoratori, a fronte della nuova emergenza”, osserva. “Si parla, intanto, dell’estensione dell’assegno di integrazione straordinaria per crisi, riorganizzazione e solidarietà alle aziende fino ai 15 dipendenti iscritte al Fis. Così come si è fatto, da parte del ministro Orlando, con gli ammortizzatori sociali, anche la dimensione della micro-impresa ha bisogno di avere analoghe protezioni alle quali il Governo sta giustamente provvedendo. Quale che sia la soluzione che verrà definitivamente adottata è evidente che, in relazione all’andamento e alla durata degli scenari di guerra dovremo costruire, a livello europeo e a livello nazionale, degli abiti su misura di tutela che passano sicuramente attraverso l’utilizzo, nuovamente esteso, della Cassa integrazione”, conclude Damiano.
(ITALPRESS).
Damiano “Cig migliora in attesa conseguenze della guerra”
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