Sala “Farò la mia lista di giovani, a capo un uomo e una donna”

GIUSEPPE SALA SINDACO MILANO

MILANO (ITALPRESS) – “A gennaio dirò con chiarezza ai milanesi quale sarà la compagine. Non molto diversa da quella attuale. Ci sarà una lista Beppe Sala sindaco. Il minimo comun denominatore è che sarà una lista di giovani, guidata da un candidato e da una candidata. Un uomo e una donna, giovani, che ho già individuato e che spero di annunciare dopo le feste”. A dirlo il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, in un’intervista al “Corriere della Sera”. “Credo molto nel valore della squadra e della stabilità tanto che durante questi cinque anni non è stato mandato via nessun assessore e nessuno si è dimesso, ovviamente a eccezione dei due che sono stati eletti in ruoli più importanti. E’ un unicum nella storia del Comune”, osserva Sala, sottolineando che “se i milanesi mi riconfermeranno saranno i miei ultimi cinque anni da sindaco: il mio impegno sarà quello di creare una classe dirigente e un candidato a prendere il testimone. Ci sarà un gruppo di persone che si giocherà le carte per essere il delfino o la delfina”.
Il rapporto con i Cinque Stelle? “Mi sembra – replica – che a livello nazionale ci sia la volontà di trovare convergenze locali, per cui vorrei vedere cosa succede nelle altre città. Credo però che pur portando grande rispetto per i Cinque Stelle ci sia tanta distanza tra le nostre e le loro proposte, per cui è meglio che ognuno si presenti per conto proprio”. I Verdi hanno annunciato un loro candidato. “Con i Verdi sto discutendo. Abbiamo avuto confronti anche aspri, ma rimane il fatto che il mio credo ambientalista è fortissimo. Mi auguro che si possa trovare una convergenza all’insegna della concretezza e del loro protagonismo. Io mi sento Verde e se non troveremo una strada sarò io a interpretare il pensiero ecologista. La speranza è che i Verdi siano nell’alleanza”.
Sala esclude “in maniera categorica” che la ricandidatura sia un ripiego. “Faccio fatica a vedere un ruolo dove posso dare un contributo maggiore. Se mi avessero detto “ti nominiamo supercapo del Recovery Fund” avrei risposto che preferisco fare il sindaco di Milano. Nè cambierei un ministero con Milano. Negli ultimi giorni è maturata la voglia che è poi esplosa la sera prima di Sant’Ambrogio. A mezzanotte ho chiamato Stefano Gallizzi, il mio portavoce, e gli ho detto che l’indomani doveva venire da me per registrare il video senza dirlo a nessuno. Non lo sapevano neanche i miei assessori e di questo sono dispiaciuto. Ho scritto loro una mail scusandomi, ma la cosa è maturata così, è stata un’esplosione. Quello che mi ha aiutato nella decisione è stata la disponibilità di andare avanti delle persone che mi sono vicine”.
(ITALPRESS).

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