Dopo Simon Yates, altri due corridori presenti al Giro d’Italia sono risultati positivi al coronavirus. A comunicarlo sono gli organizzatori dopo che fra domenica e lunedì le squadre (ciclisti e staff) sono state sottoposte ai test, in conformità con il protocollo sanitario sviluppato in accordo con l’Uci e in linea con le misure di contenimento dettate dal Ministero della Salute. In tutto sono stati effettuati 571 test e “due corridori, uno del Team Sunweb e uno del Team Jumbo-Visma, sono risultati positivi”. Si tratta di Michael Matthews e Steven Kruijswijk: fuori dai giochi in classifica generale (era 87^), l’australiano era terzo in quella a punti (maglia ciclamino), dietro Demare e Sagan mentre Kruijswijk era undicesimo, a 1’24” dalla maglia rosa. Ma dai 571 test effettuati è emersa anche la positività di “sei membri dello staff, quattro della Mitchelton-Scott (la squadra di Yates, ndr), uno del Team Ag2r-La Mondiale e uno del Team Ineos Grenadiers”. Tutti gli otto positivi “sono stati affidati ai medici delle rispettive squadre che ne hanno disposto le misure di isolamento”. Proprio alla luce di questi risultati, Mitchelton-Scott e Jumbo-Visma hanno deciso di ritirarsi dal Giro.
“Rischio che il Giro salti? In questo momento dico zero, non vedo elementi perche’ il Giro possa fermarsi” le parole di Mauro Vegni, direttore della corsa rosa, che resta fiducioso. “Ma riteniamo che sia un numero di casi relativamente basso, siamo fiduciosi. Certo, la fortuna e’ cieca e la sfiga ci vede benissimo, quest’anno e’ cosi’. L’obiettivo era fare il Giro anche a ottobre, con tutte le difficolta’ che proponeva, stiamo perdendo pezzi importanti ma adesso l’importante e’ arrivare a Milano”. “Non mi aspettavo che la Jumbo-Visma lasciasse il Giro, ho letto il loro comunicato dove hanno scritto che volevano tutelare i corridori. Non voglio aprire polemiche, è una loro scelta”.
E’ Peter Sagan si aggiudica la decima tappa del Giro d’Italia 2020 al termine dei 177 km tra Lanciano e Tortoreto. Il 30enne fuoriclasse slovacco della Bora-Hansgrohe rompe un digiuno che durava da oltre 400 giorni e conquista finalmente il suo primo successo nella corsa rosa in solitaria e con grande determinazione, dopo aver lanciato l’attacco sull’asfalto bagnato dalla pioggia. Secondo posto per l’americano Brandon McNulty (Uae Team Emirates), guadagna secondi con l’abbuono del terzo posto la maglia rosa, il portoghese Joao Almeida (Deceuninck-Quick Step). Sfortunato il danese Jakob Fuglsang (Astana), vittima di foratura e con tempo prezioso perso nella classifica generale. Domani, mercoledì, l’undicesima tappa con i 182 chilometri da Porto Sant’Elpidio a Rimini lungo la costa adriatica senza grandi difficoltà a livello altimetrico.
(ITALPRESS).