Berrettini saluta gli Us Open, avanza Rublev

Matteo Berrettini non è riuscito a ripetere l’impresa dello scorso anno agli Us Open, quando si spinse fino alla semifinale prima di arrendersi a Rafael Nadal. Nella rivincita della sfida giocata e vinta dodici mesi fa esattamente allo stesso livello del torneo, gli ottavi di finale, il tennista romano, numero 8 della classifica Atp e sesta di serie a New York, è stato stavolta sconfitto per 4-6 6-3 6-3 6-3 dal russo Andrey Rublev, distante soltanto sei posizioni nel ranking. Un match peraltro cominciato bene da Berrettini, che nella prima settimana del secondo Slam stagionale sembrava aver ritrovato una buona forma: aggressivo in risposta e ingiocabile al servizio, con la sola pecca di aver fallito una facile occasione per chiudere il primo set al nono game strappando per la seconda volta la battuta all’avversario, il romano ha fatto suo il parziale per 6-4, ma poi la partita ha cambiato padrone.

Per una volta Berrettini è apparso stanco, sicuramente in difficoltà dal punto di vista fisico rispetto al quasi coetaneo russo, più giovane soltanto di 18 mesi. Rublev ha acquisito fiducia e tenuto alto il ritmo da fondo campo, risolvendo i problemi patiti in avvio per il back di rovescio dell’azzurro, sorprendentemente poco incisivo persino al servizio (56% di prime e appena 5 ace nel match). “Non mi sentivo benissimo in campo, la testa mi gira tuttora un po’ – ha ammesso Berrettini a fine partita – Probabilmente la tensione, il fatto che non giocavo partite consecutive da tempo, peraltro in un torneo tre set su cinque. Ma non mi piace avere alibi e questo non lo è: semplicemente lui è stato più forte di me. Avevo iniziato bene, è vero, ma poi lui ha iniziato a rispondere e servire meglio, mentre io facevo fatica a entrare negli scambi nei miei game di servizio. Mi sentivo meno lucido, lui è stato molto molto solido sempre, anche in difesa: merito suo, mi ha tenuto sotto pressione”.

Nei quarti il 22enne Rublev sfiderà il connazionale Medvedev: il finalista 2019, testa di serie numero 3 del torneo quest’anno, ha battuto l’americano Frances Tiafoe in tre rapidi set con il punteggio di 6-4 6-1 6-0 in un’ora e 38 minuti di gioco. Risultato a sorpresa invece negli ultimi match degli ottavi femminili. La numero 4 del ranking Wta Sofia Kenin è stata infatti sconfitta da Elise Mertens, testa di serie numero 16, per 6-3 6-3 in un’ora e 14 minuti di gioco. Dopo la favorita Karolina Pliskova, quindi, salta anche la seconda testa di serie del tabellone principale. Nei quarti la belga se la vedrà con Victoria Azarenka, che nella notte italiana ha battuto in rimonta la ceca Karolina Muchova con il punteggio di 5-7 6-1 6-4: dopo il trionfo nel torneo di Cincinnati, dunque, continua il momento positivo dalla bielorussa, che nei primi quattro incontri sul cemento di New York ha perso un solo set.

Intanto dall’Australia la numero uno al mondo Ashleigh Barty ha annunciato la fine anticipata del suo 2020: “E’ stata una decisione difficile, ma non prenderò parte agli eventi in Europa – ha spiegato l’australiana, che salterà dunque Internazionali di Roma e Roland Garros – L’Open di Francia dello scorso anno è stato il torneo migliore della mia carriera, quindi non è una decisione che ho preso alla leggera. Ma ci sono due ragioni. La prima sono i rischi per la salute che ancora esistono a causa del Covid-19. La seconda è la mia preparazione, sicuramente non ideale perché non ho potuto portarla avanti insieme al mio allenatore a causa delle restrizioni sui voli”.

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]