Vialli “La Nazionale ha ritrovato l’orgoglio azzurro”

A inaugurare la 24esima edizione del MasterSport, il master internazionale in Strategia e Pianificazione degli Eventi e degli Impianti Sportivi, a Parma, oltre al vice direttore di Sky Sport 24, Matteo Marani, c’era Gianluca Vialli che, nell’occasione, ha ricevuto il “Master Award 2020” come riconoscimento alle sue qualità di grande campione e uomo di alto spessore morale. Il capo delegazione della Nazionale italiana di calcio, che sta combattendo da tempo contro un tumore al pancreas e visibilmente più in forma rispetto alle precedenti apparizioni in pubblico (“sto abbastanza bene, credo si veda e proseguiamo così”, ha sospirato sorridendo), torna a parlare del suo nuovo incarico anche in previsione degli Europei in programma tra qualche mese. “Personalmente è stato bellissimo tornare nel mondo in cui mi trovo perfettamente a mio agio e riprovare un certo tipo di emozioni poi dal punto di vista dei risultati speriamo di fare il massimo delle nostre possibilità, rendere orgogliosa la Federazione e i tifosi senza avere rimpianti”.
Finora il cammino è assolutamente positivo e ha contribuito a cancellare, in parte, il disastro della mancata qualificazione agli ultimi Mondiali in Russia. “Credo che Roberto – dice riferendosi al ct Mancini – e la Federazione siano stati bravi a ricominciare un percorso che si era interrotto cercando di trasmettere ai giocatori il senso d’appartenenza, l’orgoglio e l’umiltà che devi avere quando indossi la maglia azzurra. A parte le vittorie la squadra è stata capace di trasmettere questi sentimenti alla gente”. Un sentimento condiviso da un uomo di sport che, secondo il parere dell’ex attaccante di Juve, Sampdoria e Chelsea, deve possedere determinate qualità. “Servono integrità, onestà e autenticità: vuol dire che il cervello, il cuore e la bocca devono essere sempre allineati. Bisogna mantenere le promesse e fare la cosa giusta anche quando nessuno sta guardando. Il calcio è un business che vende emozioni e ricordi, le società dovrebbero essere delle piattaforme di sviluppo sociale che generano entusiasmo e si prendono cura della comunità”. Senza tralasciare le nuove leve che rappresentano il futuro. “Abbiamo tutti una responsabilità per far sì che i giovani si avvicinino allo sport nel modo giusto, credo sia importante per i genitori ma anche per gli allenatori e i dirigenti – ha concluso Gianluca Vialli – tramandare i giusti valori e principi facendo crescere bene i ragazzi”.
(ITALPRESS).

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