Dalla Brexit nuove occasioni di investimenti Usa a Bari

Con la Brexit si potrebbero aprire nuove e interessanti prospettive per l’Italia ma anche per Bari e per la Puglia, territori che potrebbero diventare obbiettivo di nuovi investimenti dagli Usa attirando gli investitori statunitensi, prima presenti in UK, e ora interessati a mantenere una presenza diretta in area Euro. La previsione, condivisa da autorevoli analisti, disegna una scenario favorevole per l’economia pugliese, che solo in parte compensa le preoccupazioni per le nostre esportazioni, minacciate dalle guerre commerciali in atto fra Usa, Cina e Ue.
Il flusso di FDI (Foreign Direct Investment) nei confronti dell’Italia da parte degli Usa è costantemente cresciuto negli ultimi 10 anni. Dati del 2018 attestano un FDI Usa vs Ita con un montante di circa di 38 miliardi di euro (1,1% del totale FDI US in aerea EU). I dati raccolti raccontano che esiste una intima e diretta proporzionalità tra il flusso di FDI che entra in Italia dagli Usa, e il flusso di FDI che a sua volta dall’Italia si dirigono verso gli Usa.
Quindi più investimenti italiani si fanno negli Usa e più investimenti diretti arrivano dagli Usa.
La Puglia però nel panorama Italia nel complesso ha esportato nell’ultimo nel 2018 solo il 1,7 %, e nel 2019 il 1,9% del totale delle esportazioni italiane in Usa (per un controvalore di circa 700 milioni di euro), e negli ultimi anni ha lasciato per strada uno 0,5% (pari a circa 100 milioni di euro) che è stato allocato su altre regioni.
In questo complesso scenario, l’American Chamber of Commerce in Italy e Confindustria Bari e Barletta Andria Trani hanno deciso di offrire un più forte sostegno alle aziende di Bari e Barletta Andria Trani interessate al mercato statunitense stringendo un accordo di collaborazione.
Il protocollo d’intesa, sottoscritto e presentato alla stampa dal presidente di Confindustria Bari BAT Sergio Fontana e dal consigliere delegato dell’American Chamber of Commerce in Italy Simone Crolla, è solo il primo tassello, al quale farà seguito l’avvio di una selezione di aziende interessate al mercato americano, una valutazione delle effettive potenzialità di successo di queste ultime sul mercato americano attraverso appositi studi di prefattibilità, seguita da una analisi degli strumenti finanziari più confacenti alle esigenze di ciascuna impresa.

A ciò seguiranno anche attività formative e informative attraverso workshop sul mercato americano e roadshow negli Usa per presentare le imprese al mercato statunitense. L’obiettivo è quello di aiutare le imprese pugliesi a incrementare la loro presenza e i loro investimenti negli Usa, e nel contempo recuperare investimenti diretti dagli Usa verso la Puglia.
Le iniziative previste dal protocollo d’intesa fra Confindustria Bari BAT e l’American Chamber of Commerce in Italy completano un quadro molto articolato di strumenti di supporto già messi a disposizione delle imprese pugliesi dal sistema regionale attraverso Puglia Sviluppo e dal sistema nazionale attraverso Sace/Simest e si combinano con le opportunità offerte dal sistema federale americano di attrazione degli investimenti Select Usa.
Per illustrare nei dettagli agli imprenditori questi strumenti di sostegno, la sottoscrizione del protocollo d’intesa è stata seguita da una tavola rotonda che ha visto protagonisti: il console USA a Milano Tanya Cole, Elbano de Nuccio presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Puglia, Antonio De Vito Direttore di Puglia Sviluppo, Giuseppe Pastore dirigente internazionalizzazione Regione Puglia, Andrea Rosa referente Select USA del consolato degli Stati Uniti a Milano, Mario Bruni di SACE, Francesco Divella vicepresidente di Confindustria Bari BAT e Luigi Giuseppe Decollanz rappresentante per Bari dell’American Chamber of Commerce in Italy.
(ITALPRESS).

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