VIVIANI CONCEDE IL BIS IN VOLATA AL GIRO D’ITALIA

Il bis è servito. Dopo Tel Aviv, Elia Viviani firma anche il traguardo di Eilat, approdo di una terza tappa del 101esimo Giro d’Italia tutta nel deserto, un cammino di 229 chilometri verso il Mar Rosso. Il veronese della Quick-Step Floors si conferma il signore delle volate, nonostante uno dei suoi rivali più accreditati, Sam Bennett, faccia di tutto per ostacolarlo. Anche in maniera poco ortodossa: l’irlandese della Bora-Hansgrohe cerca di chiuderlo verse le transenne ma l’azzurro, vice-campione europeo su strada, non si fa intimidire e lo passa ugualmente, mettendo a segno la doppietta. “Non voglio far polemica perche’ ho vinto, ma se fossi arrivato secondo c’era una deviazione pericolosa – ammette Viviani, campione olimpico dell’omnium a Rio de Janeiro – Ci siamo sfiorati alle transenne ma l’istinto del velocista ti dice di continuare. Ho lasciato sfilare qualche sprinter e quando ho visto partire Bennett ho pensato che fosse l’uomo giusto da seguire. Sono felice ed orgoglioso della mia squadra, abbiamo gestito il percorso alla grande fino al triangolo rosso. Sono felice di tornare in Italia con due vittorie, la maglia ciclamino e quella bianca (del tedesco Maximilian Schachmann, ndr) sulle spalle”. Viviani, al suo terzo centro al Giro, l’ottavo stagionale ed il numero 56 in carriera, consolida la sua leadership nella graduatoria a punti, l’obiettivo dichiarato sin dal principio. L’ultimo dei tre appuntamenti in Israele vede  piazzarsi al secondo posto l’altro azzurro Sacha Modolo (Team EF Education First), mentre Bennett chiude terzo davanti a Jakub Mareczko (Wilier Triestina-Selle Italia); settimo Manuel Belletti (Androni Giocattoli-Sidermec). In maglia rosa resta, per il secondo giorno di fila, l’australiano Rohan Dennis: “E’ stata una giornata molto lunga e stressante, condizionata da un forte vento, anche se non e’ successo niente – spiega il capitano della Bmc – La squadra ha fatto un grande lavoro e mi ha tenuto davanti, poi negli ultimi 10 km sono venuti fuori i velocisti. E’ la prima volta che porto la maglia di leader per piu’ di un giorno, in Sicilia sara’ anche piu’ stressante”. Al pronti e via scattano in tre: Marco Frapporti (Androni Sidermec), Guillaume Boivin (Israel Cycling Academy) ed Enrico Barbin (Bardiani CSF). Il canadese, già all’attacco ieri, conquista i traguardi volanti di Sde Boker e Mitzpe Ramon, Frapporti transita invece per primo sull’unica asperità di giornata, il Gran Premio di quarta categoria di Faran River. Il vantaggio dei battistrada, che dopo 24 chilometri aveva toccato un massimo di 6’40”, è destinato progressivamente a scendere per il lavoro delle squadre degli sprinter, con la Quick-Step Floors a dare il buon esempio. Impossibile sfuggire alla volata di massa e al colpo di reni di Viviani, più forte anche della scorrettezza di Bennett. Domani prima giornata di riposo, la corsa Rcs riprende martedi’ dalla Sicilia con la quarta frazione, la Catania-Caltagirone di 198 chilometri, affatto semplice per un tracciato nervoso e adattissimo ad una fuga.
(ITALPRESS).

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