Visco “Procedere sul rientro del debito per preservare la crescita”

“Il tentativo di annullarne completamente l’impatto” dello shock energetico “sui redditi da lavoro e da capitale sarebbe vano e finirebbe inevitabilmente per avere ripercussioni sull’inflazione. Per prevenire questo esito, la politica di bilancio può ridistribuire gli effetti dello shock tra consumatori, fattori produttivi, generazioni presenti e future, con interventi mirati e temporanei a sostegno delle famiglie e delle imprese più colpite. Non si possono infatti ignorare le conseguenze redistributive e allocative di quanto avviene sul fronte dell’energia”. Così il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nel corso di un convegno a Firenze. “Se tuttavia si decidesse di far pesare la redistribuzione soprattutto sulle generazioni future essenzialmente con l’emissione di debito pubblico, si rischierebbe di caricare queste ultime di oneri ingiusti e di alimentare ulteriormente l’inflazione attuale e attesa. Per l’Italia, ciò comporterebbe anche il rischio di far deragliare il debito pubblico dal percorso di rientro, in rapporto al prodotto, iniziato lo scorso anno, un percorso necessario per preservare la possibilità di ritorno a una crescita economica forte e duratura”, ha aggiunto. Secondo Visco “l’elevata inflazione richiede il proseguimento della normalizzazione delle condizioni monetarie, ma con un ritmo e fino a un livello che dovranno essere determinati, riunione dopo riunione, sulla base dei nuovi dati e della revisione delle prospettive economiche. Desta preoccupazione, in particolare, il forte deterioramento delle previsioni di crescita, la cui causa ultima è costituita dallo shock energetico e dalle sue conseguenze sul potere d’acquisto dei redditi e sui profitti delle imprese”. Inoltre “l’aumento dell’inflazione è oggi accompagnato da un brusco deterioramento delle prospettive di crescita economica, che riflette la perdita di potere d’acquisto dei redditi. In questo contesto, rialzi dei tassi eccessivamente rapidi e pronunciati finirebbero per aumentare i rischi di una recessione”, ha concluso il governatore.
(ITALPRESS).
-foto agenziafotogramma.it-

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