PREVENIRE RADICALIZZAZIONE JIHADISTA, PROSEGUE IMPEGNO UNIBA

Continua l’impegno di UniBa e dei suoi docenti nella prevenzione della radicalizzazione del terrorismo di matrice jihadista. L’ateneo barese è tra le università ammesse al finanziamento del progetto per la “Costituzione di reti universitarie italiane in attuazione di accordi di cooperazione tra le università italiane e quelle di stati aderenti all’organizzazione della cooperazione islamica”.
“Si tratta di un progetto – afferma il rettore Antonio Uricchio – in linea con i principi della Strategia per la promozione all’estero della formazione superiore Italiana 2017/2020, che sarà svolto in collaborazione con altre università italiane (UPO, LUM Jean Monnet, Roma Tre, Milano Bicocca e altre) e ben 10 tra e più prestigiose università di Paesi aderenti all’Organizzazione della cooperazione islamica (OCI) da tempo impegnate in queste tematiche. Comprendere la radicalizzazione, elaborare percorsi di deradicalizzazione, favorire l’integrazione interreligiosa, questo l’obiettivo”. “E’ grazie all’expertise maturato negli scorsi anni – precisa Sabrina Martucci, responsabile scientifico dell’Unita UniBa del progetto – che la nostra università si è accreditata nella selezione e potrà avviare corsi congiunti e di alta formazione per la comprensione del fenomeno della radicalizzazione, del suo contrasto preventivo e della integrazione interreligiosa e inter culturale. Alla luce delle più recenti operazioni brillantemente condotte nel capoluogo pugliese dalle unità antiterrorismo, il nostro Paese dimostra di avere gli strumenti di intelligence e giudiziari che consentono di operare nel senso della prevenzione del terrorismo di matrice islamista, ma è necessario che l’Università collabori nei piani della formazione curriculare e post laurea”.
“La nostra Università – aggiunge Uricchio – ha avviato un accordo di collaborazione, a titolo gratuito, con la Procura della Repubblica – per il quale sono referenti i professori Nicola Colaianni Sabrina Martucci – per la stesura e realizzazione di programmi e percorsi di recupero socio-culturale-giuridico finalizzati alla deradicalizzazione, di cui il primo è in corso di svolgimento. È stato anche attivato un Master in ‘Prevenzione della radicalizzazione del terrorismo e politiche per l’integrazione interreligiosa e interculturale’, primo in Italia nel suo genere, per la preparazione di esperti della prevenzione del terrorismo negli operational frameworks in cui occorre rafforzare la capacità locale di combattere la radicalizzazione. Ci accingiamo ad avviare, nel nuovo anno, la seconda edizione come Master di II livello e tutte le altre attività del progetto”.

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