UE, NUOVE NORME PER RIDURRE RISCHI BANCARI

Il Parlamento Europeo ha approvato nuove norme per ridurre i rischi bancari e proteggere i contribuenti, nell’ambito del completamento dell’Unione bancaria.

Le norme approvate dal Parlamento e già concordate in via informale con gli Stati membri, riguardano i requisiti prudenziali di capitale e la procedura da seguire dalle banche che devono affrontare perdite. Ciò dovrebbe contribuire a rilanciare l’economia dell’UE, aumentando la capacità di prestito e creando mercati dei capitali più liquidi, e rappresentare.

Le banche di importanza sistemica dovranno disporre di un numero significativamente maggiore di fondi propri per coprire le loro perdite, al fine di rafforzare il principio del bail-in, ovvero le perdite imposte agli investitori bancari, ad esempio i detentori di obbligazioni, per evitare il fallimento e di ricorrere alla ricapitalizzazione finanziata con denaro pubblico.

Per garantire che le banche siano trattate in modo proporzionale, in funzione del loro profilo di rischio e dell’importanza sistemica, i deputati hanno assicurato che gli “istituti piccoli e non complessi” saranno soggetti a requisiti semplificati, in particolare per quanto riguarda la segnalazione e l’accantonamento di fondi per coprire eventuali perdite.

 

Poiché le piccole e medie imprese (PMI) presentano un rischio sistemico inferiore rispetto alle grandi imprese, i requisiti patrimoniali per le banche saranno inferiori quando erogano prestiti alle PMI. Ciò dovrebbe tradursi in un aumento dei prestiti alle piccole e medie imprese.

“In futuro, le banche saranno soggette a regole più severe sull’indebitamento e sulla liquidità a lungo termine. Anche la sostenibilità è importante, poiché le banche devono adattare la loro gestione del rischio a quelli relativi ai cambiamenti climatici e alla transizione energetica”, afferma Peter Simon (S&D), relatore per i requisiti prudenziali.

Il Parlamento ha approvato la direttiva sul risanamento e la risoluzione delle banche (BRRD) e il regolamento sul meccanismo unico di risoluzione (SRMR). Ciò significa che le norme internazionali sull’assorbimento delle perdite e sulla ricapitalizzazione saranno incorporate nel diritto comunitario.

 

Per far fronte alle perdite, le banche dovranno istituire una tabella di marcia che consenta loro di detenere capitale e cauzioni sufficienti così da non ricorrere al salvataggio a spese dei contribuenti.

Infine, il Parlamento ha fissato delle disposizioni per tutelare i piccoli investitori dal detenere debiti bancari ammessi al bail-in, come le obbligazioni emesse da una banca, quando non rappresentano uno strumento finanziario adatto per loro.

Le nuove regole per l’applicazione di un “potere di moratoria” sospenderanno i pagamenti delle banche in difficoltà. Questo potere può essere attivato se viene accertato che la banca rischia il dissesto e se non sono immediatamente disponibili misure preventive. Consentirà inoltre all’autorità preposta alla risoluzione delle crisi di stabilire se sia nell’interesse pubblico mettere la banca in liquidazione o in insolvenza.

Il campo di applicazione della moratoria sarebbe proporzionato e adattato a un caso concreto: se la risoluzione di una banca in dissesto, o che potrebbe fallire, non è nell’interesse pubblico, quest’ultima dovrebbe essere liquidata in modo ordinato e in conformità alle norme nazionali.

 

Gunnar Hoekmark (PPE), relatore della direttiva sul risanamento e la risoluzione delle banche (BRRD) e il regolamento sul meccanismo unico di risoluzione (SRMR), ha commentato: “Questo è un passo molto importante verso il completamento dell’Unione bancaria e la riduzione dei rischi nel sistema finanziario. La nuova legge è equilibrata, poiché stabilisce requisiti per le banche ma, allo stesso tempo, garantisce anche che le stesse possano svolgere un ruolo attivo nel finanziamento degli investimenti e della crescita”.

 

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]