Testoni “In Portogallo scelta su versatilità delle soft corretta”

ROMA (ITALPRESS) – Il Rally del Portogallo conferma di essere una delle gare più dure del Campionato, in particolare, per alcune prove come quelle di Lousa e Gois del venerdì, che nei secondi passaggi si sono presentate enormemente dissestate e disseminate di numerose pietre. Una situazione estrema, per quanto attesa, che ha richiesto un’attentissima gestione delle gomme e delle vetture da parte dei piloti, come spesso rimarcato da loro stessi. In tali frangenti, le Scorpion Hard, che in Portogallo erano le option e sono state la scelta prevalente nei pomeriggi sia di venerdì sia di sabato, non hanno tradito le aspettative, anche su terreni resi ancora più aspri dalla siccità delle ultime settimane. Le gomme hard, spesso usate in associazione alle soft, hanno garantito la necessaria robustezza e affidabilità in una gara dove nulla poteva essere dato per acquisito. Da segnalare che nei secondi passaggi del venerdì i tempi sono stati talvolta più veloci che nei primi. Nelle più scivolose prove mattutine e, ovviamente, in quelle della domenica in vista della power stage la scena è stata dominata, come prevedibile, dalle soft. Tale pieno utilizzo dell’intero range di gomme a disposizione ha confermato la correttezza della scelta iniziale di tutti i team che hanno optato per una allocazione di 24 Scorpion soft (prime) e 12 Scorpion Hard (option).
“Come atteso la giornata di venerdì è stata durissima per tutti, soprattutto nelle prime due speciali del pomeriggio. Si verificò lo stesso lo scorso anno, ma con una differenza: nell’edizione 2022 furono le profonde rotaie createsi nel terreno a generare problemi, mentre quest’anno è stato l’enorme numero di pietre che ha causato danni alle gomme e ai cerchi – spiega Terenzio Testoni, Pirelli Rally Activity Manager -. Superate queste due prove, possiamo dire che la gara è andata poi in discesa, almeno per noi, con solo un paio di forature complessive, che sono parte del gioco e del tutto normali in condizioni di quel tipo. In trent’anni ancora non ho visto un rally senza forature, a dire il vero. Alla fine, la nostra scelta di lasciare alle soft il ruolo di prime si è rivelata appropriata e approvata dai team. Testa ora alla Sardegna che si annuncia una gara davvero interessante, non solo per le celebrazioni del ventennale del Rally, ma anche perchè avremo una prova speciale di 50 chilometri nella quale la strategia gomme sarà più determinante del solito”.
Nell’RC2, i cui team hanno in buona misura replicato le strategie della categoria top, è prevalso Gus Greensmith, davanti a Olivier Solberg, penalizzato di un minuto. La vittoria è andata al finlandese Hoopi Korhonen nell’RC3.
– Foto ufficio stampa Pirelli –
(ITALPRESS).

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