Il tennis italiano verso gli Us Open, ultimo Slam della stagione

palle da tennis

Domenica 16 luglio 2023, una data storica per il tennis internazionale, non solo per le vicissitudini che interessano lo slam più regale di tutti: Wimbledon.

La finale ha visto la giovane promessa del tennis spagnolo, Carlos Alcaraz, consacrato  all’unanimità come l’erede ufficiale di Rafael Nadal, battere con non poca suspence e maturità l’uomo che aspira a diventare il fuoriclasse assoluto di sempre: Novak Djokovic.

A oggi la classifica ATP parla chiaro e vede in cima proprio Alcaraz, tallonato dal giocatore serbo che, a 36 anni, uno soltanto in meno di Nadal, ancora dice la sua e non molla nulla.

Sul terzo gradino del ranking ATP troviamo Medvedev, seguito da Ruud, Rune e un italiano fresco di vittoria al torneo di Toronto: la stella Jannik Sinner.

Gli occhi sono puntati anche su di lui, non ci sono dubbi, in occasione degli Us Open: l’ultima competizione dell’anno all’interno del Grande Slam.

La sua introduzione è legata alla figura di Richard Sears, studente presso l’Università di Harvard durante la fine dell’Ottocento e il primo campione del tennis a stelle e strisce.

Dal 1978 la manifestazione si svolge a New York, presso l’esclusiva cornice di Flushing Meadows. Sarà così anche quest’anno, naturalmente, e i biglietti vanno a ruba.

Oltre alla partecipazione di Sinner, su cui scommette un altro azzurro, Fabio Fognini, si sono qualificati 15 professionisti del Belpaese, a cui vanno aggiunte le tre concorrenti della categoria donne: Lucrezia Stefanini, Sara Errani e Nuria Brancaccio.

In questo articolo facciamo un po’ il punto non solo sull’atteso slam americano, in programma tra i grattaceli di Manhattan dal 22 agosto al 10 settembre 2023, ma anche sul tennis italiano, concentrandoci soprattutto su quello maschile.

Sinner non è, del resto, l’unico nome da tenere d’occhio, pur risultando quello più in alto in classifica.

Gli italiani più quotati agli US Open 2023

Vediamo prima di tutto quali sono gli italiani che partecipano all’ultimo torneo dell’anno, tra quelli più in forma e in alto nel ranking. Ecco i nomi a cui prestare attenzione, Sinner escluso:

  • Matteo Berrettini.
  • Lorenzo Musetti.
  • Matteo Arnaldi.
  • Lorenzo Sonego.

Questi i tennisti azzurri che si sono già qualificati nel tabellone principale. A Wimbledon abbiamo visto uno scontro, all’insegna del fairplay, tra il ritornato sui campi di gioco Berrettini e Sinner.

La vittoria è andata quest’ultimo. Chissà che le cose non possano andare meglio per entrambi durante la manifestazione newyorkese.

A questi atleti ne vanno aggiunti altri che potrebbero riservare delle sorprese. È il caso di Alessandro Giannessi, Giulio Zeppieri, Riccardo Bonadio, tutti nel medesimo quadrante, più Andrea Vavassori e Luca Nardi.

Una cosa è certa. Da diversi anni il tennis nostrano sta vivendo una stagione ricca di emozioni, con esempi di sportivi capaci di alimentare l’attenzione su uno sport tornato alla ribalta come non accadeva da tempo.

Fognini, in attesa di tornare, scommette su Sinner

La notizia è apparsa su diverse testate. Fabio Fognini, il grande assente, almeno in maglia azzurra, in occasione del torneo statunitense, punta gli occhi su Sinner, su cui scommette.

Il giovane tennista del Sudtirolo, tuttavia, è risultato stanco e un po’ spento dopo la vittoria di Toronto.

Al torneo di Cincinnati è stato eliminato dal serbo Dusan Lajovic, che certo ha fatto una notevole prestazione ma, per essere precisi, ha trovato un terreno non pronto a metterlo all’angolo.

Niente di cui preoccuparsi comunque. Sinner ha solo 22 anni ed è in alto nel ranking ATP, dove si trova alle spalle di campioni del calibro di Alcaraz, Djokovic e Medvedev.

Fare bene è per lui necessario per raggiungere un obiettivo che appare quanto mai vicino e possibile: centrare la qualificazione alle ATP Finals in programma a Torino per la fine dell’anno.

Gli serve ottenere almeno 1640 punti per implementare il vantaggio che detiene sul numero nove del ranking, lo statunitense Taylor Fritz, mentre appare meno probabile il ritorno di Zverev, giocatore interessante ma ancora lontano dai tempi d’oro.

Per quanto riguarda gli altri azzurri, c’è un nome che desta curiosità, complice il fatto di essere un testimonial tanto richiesto quanto chiacchierato per via della love story con la showgirl Melissa Satta.

Parliamo naturalmente di Matteo Berrettini. Da alcuni mesi è uscito dalla top 30 mondiale ed è attualmente al numero 36 del ranking.

Il testimonial, tra gli altri, di Head & Shoulders e Boss sta recuperando gradualmente la condizione, dopo la serie di infortuni e malesseri che l’hanno tenuto lontano dai giochi: non una novità per lui che ha visto fin da giovanissimo una carriera contrassegnata da diversi “inciampi”.

Siamo lontani dalla finale brillante e giocata a viso aperto con Novak Djokovic a Wimbledon non molto tempo fa.

Ma Berrettini è pur sempre un fuoriclasse e ha voglia di tornare a fare la differenza: è affamato non solo di vittorie ma soprattutto di far valere la racchetta. Chissà che gli US Open non registrino un ulteriore step verso una nuova ascesa.

US Open: chi sono i favoriti

Inutile nascondersi. I favoriti agli US Open 2023 sono gli stessi che sono arrivati in fondo a Wimbledon, i tennisti più in alto in classifica attualmente: Carlos Alcaraz e Novak Djokovic.

Il loro gioco sembra superiore a quello di tutti gli altri partecipanti ma si sa: non basta avere il pronostico dalla propria parte (e le statistiche) per portare a casa una vittoria. Al campo, come sempre, spetta l’ultima parola.

Chi potrebbero essere, invece, gli outsider? Il primo nome sulla lista è quello di Daniil Medvedev, un giocatore che certamente non ha bisogno di presentazioni, visto il piazzamento sul terzo gradino del podio ATP.

Attenzione anche al danese Holger Rune, che attraversa un buon momento, a Casper Ruud e al solito Tsitsipas: il greco è sempre un osso duro da affrontare.

Tornando a Sinner, molto dipende dalla continuità che saprà dare al servizio, una delle carte più importanti in uno sport come il tennis contemporaneo.

Un fondamentale ballerino in Canada, dove però l’azzurro ha fatto valere la risposta. Potrebbe però non bastare se nei quarti a New York ci sarà Carlitos Alcaraz: uno scontro che ci auguriamo di vedere spesso, non solo in questa occasione.