GIOCHI2026, MILANO-CORTINA “SODDISFA TUTTI I CRITERI”

“Gli elementi chiave per qualsiasi Olimpiade di successo includono una chiara visione allineata con obiettivi di sviluppo a lungo termine, un solido piano di azione, un sostegno costante da parte di tutti i settori della società e la migliore esperienza possibile per gli atleti: Milano-Cortina soddisfa tutti questi criteri”. Arrivano buone notizie dal report stilato dalla commissione di valutazione del Cio sulla candidatura italiana per i Giochi Olimpici invernali del 2026. “Milano-Cortina abbraccia pienamente lo spirito e la filosofia dell’Agenda2020, sostenibilità ed eredità sono le priorità – si legge nel report – Tredici dei quattordici luoghi individuati per le gare sono già esistenti o saranno temporanei. L’unica nuova struttura, che ospiterebbe l’hockey su ghiaccio, è un’arena multiuso che lascerà un’importante eredità. E il villaggio olimpico di Milano sarà convertito in alloggi necessari per la rapida crescita della città e della popolazione universitaria. Entrambi questi progetti sono finanziati da privati e pianificati indipendentemente dai Giochi invernali”. Il Cio sottolinea anche che  la candidatura di Milano-Cortina “gode di un forte sostegno a tutti i livelli, dal settore privato alla società civile fino al governo; è guidata dal Comitato olimpico nazionale italiano e ha il sostegno unificato del movimento sportivo, del settore privato e delle amministrazioni nazionali, regionali e cittadine, fornendo solide basi per lo svolgimento dei Giochi. Tutte le parti coinvolte sono unite sulla visione delle Olimpiadi. Il governo del primo ministro Giuseppe Conte ha espresso il proprio sostegno e fornito tutte le garanzie pertinenti in materia di sicurezza, dogane, immigrazione e altri servizi. I governi regionali della Lombardia e del Veneto sono le forze guida che sostengono la candidatura e hanno fornito le garanzie finanziarie per la costruzione e il rinnovamento delle sedi di gara, lo svolgimento dei Giochi e i servizi pubblici. Lombardia e Veneto sono due delle regioni più ricche d’Italia, insieme rappresentano circa il 30% dell’economia italiana”. A questo si aggiunge che “i Giochi olimpici e paralimpici invernali del 2026 rappresenterebbero una vetrina per il Nord Italia con luoghi iconici e bellissime ambientazioni che si estendono dalle piazze di moda del centro storico di Milano fino ai villaggi di montagna delle Dolomiti e che garantirebbero agli atleti un’esperienza indimenticabile. La candidatura presenta una chiara visione per utilizzare i Giochi come catalizzatore per promuovere lo sviluppo economico in tutto il Nord Italia, incluso il sostegno alle regioni per la promozione turistica e come stimolo delle attività economiche delle aree metropolitane e di montagna. Il Nord Italia ha spazi e territori di livello internazionale per gli sport invernali con luoghi che beneficiano di operatori esperti e professionali e una solida rete di volontari e fan appassionati, ognuno dei quali garantirebbe un’esperienza indimenticabile per gli atleti”.

Ma le buone notizie non terminano qui. Severe, infatti, le critiche del Cio nei confronti dell’altro dossier. “Il comune di Stoccolma ha deciso di non firmare il contratto da città ospitante, dichiarando di poter affittare le strutture sportive necessarie per i Giochi e di poter assicurare i servizi pubblici allo stesso livello e alle stesse condizioni di qualsiasi altro evento organizzato nei confini della città. Il contratto sarebbe dunque firmato dal comune di Are e dal Comitato olimpico svedese”. Mentre sono state fornite le lettere di intenti”, la candidatura di Stoccolma-Are, inoltre, deve “ancora presentare le garanzie vincolanti per le nuove strutture: il villaggio olimpico di Stoccolma, l’ovale per il pattinaggio di velocità e le sedi del biathlon e dello sci di fondo”.

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