ARRIVABENE “VETTEL MI RICORDA SCHUMACHER”

Se si parla di sport italiano un posto d’onore spetta di diritto alla Ferrari. Alla festa dello sport di Trento c’e il team principal Maurizio Arrivabene a rappresentare il Cavallino Rampante. Il bresciano ha fatto in tempo a conoscere il grande Enzo Ferrari sul finire del 1987 un anno prima della scomparsa del fondatore del mito.

“Ero a Maranello con il capo dell’azienda per cui lavoravo e c’era anche il Drake. Poi ho saputo che, parlando con un altro di me disse “quello e’ bravo e l’ho capito da come guardava le mie auto”. Parlando del presente secondo Arrivabene i piloti dovrebbero avere due caratteristiche per emergere. “Ci vuole talento e determinazione altrimenti non si va da nessuna parte. Michael Schumacher era cosi’ e Sebastian Vettel gli assomiglia tanto e i quattro mondiali vinti con la Red Bull lo stanno a testimoniare”.
Anche il compianto Ayrton Senna e’ nei pensieri del team principal della Ferrari che lo ricorda attraverso un simpatico aneddoto. “Non posso dire che ero suo amico ma lo conoscevo bene. Con Senna si poteva scherzare e mi ricordo quella volta in Australia che con Gherard Berger gli abbiamo riempito la camera di rane. Non se la prese perche’ voleva bene al pilota austriaco”.

Non si puo’ non parlare di Michael Schumacher il cui diciannovenne figlio Mick dimostra di avere la stessa stoffa.  “L’ho conosciuto a Madonna di Campiglio ed ho capito subito che era una persona speciale. Ho apprezzato molto che mi abbia invitato alla sua festa di compleanno per i 40 anni in Svizzera. Quando alla radio durante i Gran Premi sento Vettel mi sembra di parlare con Schumacher”. A proposito del pilota ferrarista Arrivabene ha le idee chiare. “Fin da piccolo veniva in vacanza in Italia e con papa’ Norbert andava sempre a Maranello pensando che un giorno avrebbe guidato la Rossa. Sono sicuro che prima o poi riportera’ il titolo a Maranello”.
Non manca un accenno a Kimi Raikkonen, ultimo vincitore di un mondiale con la Ferrari nel 2007, che nel 2019 sara’ sostituito da Charles Leclerc. “Kimi sembra serioso ma in effetti in privato e’ divertentissimo. Due settimane fa, dopo la sconfitta in Giappone, ha tenuto alto il
morale del gruppo. Poi sanno tutti che gli piace fare festa. Riguardo Leclerc stando vicino a Vettel potra’ soltanto migliorare”.

La Ferrari non vince da troppo tempo ma Arrivabene non cerca alibi. “Non parliamo di pressione perche’ facciamo un lavoro troppo particolare e la Ferrari e’ al centro di tutto. Anzi, dobbiamo ringraziare la stampa e l’opinione pubblica che preme affinche’ si torni a vincere”.
(ITALPRESS).

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