Sport a porte chiuse fino al 3 aprile

Dopo l’anticipazione del ministro Spadafora, arriva il Dpcm ad ufficializzare lo sport a porte chiuse fino al prossimo 3 aprile. “Sospensione degli eventi e delle competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato. Resta comunque consentito, nei comuni diversi da quelli della zona cosiddetta rosa, lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonche’ delle sedute di allenamento degli atleti agonisti, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico; in tutti tali casi, le associazioni e le societa’ sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano. Lo sport di base e le attivita’ motorie in genere, svolte all’aperto ovvero all’interno di palestre, piscine e centri sportivi di ogni tipo, sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della raccomandazione di mantenere in ogni contatto sociale una distanza interpersonale di almeno un metro” recita il testo del nuovo decreto.

La Figc interviene subito e “al fine di evitare l’interruzione della competizione sportiva,
nonche’ di assicurarne lo svolgimento e consentirne la conclusione, ha disposto con apposito provvedimento, fino a nuova determinazione, che si giochino a porte chiuse tutte le gare organizzate dalla Lega Serie A”.

“Giocare a porte chiuse potrebbe essere l’unico strumento per portare a termine il campionato alla luce delle restrizioni indicate dal Governo” aveva detto in mattinata l’ad dell’Inter Giuseppe Marotta, al termine del Consiglio della Lega di A per discutere sulle date del campionato. “Il Consiglio e’ andato molto bene, abbiamo recuperato la giusta armonia – ha aggiunto il dirigente nerazzurro – In un momento di grande emergenza per il Paese, con grandi problemi di salute, dobbiamo prendere coscienza della situazione anche in ambito calcistico. Il tentativo e’ quello di portare a termine il campionato nella massima regolarita’ senza creare squilibri competitivi, ma purtroppo gli scenari subiscono cambiamenti giorno dopo giorno”.
(ITALPRESS).

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