Sgarbi “Green pass inutile, la vera emergenza è quella democratica”

ROMA (ITALPRESS) – “Da assessore la prima cosa che faccio è riaprire il teatro Valle, poi bisogna provvedere alla sicurezza nei musei, non ci sono controllori, un patrimonio sublime in balia di qualsiasi pazzo. Tutti i musei di Stato devono essere gratis per gli italiani, salvo le mostre e poi voglio fare il percorso dei parchi, pieni di fascino e molto trascurati”. Così Vittorio Sgarbi intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress. “Per le amministrative stiamo combattendo, soprattutto su Roma ma siamo in una quindicina di Comuni – afferma il deputato, promotore del movimento Rinascimento -. La mia previsione è che si vince a Trieste, Torino e Roma dove sono convinto che avremo molti dei voti di Calenda e ho detto a Michetti che in caso di vittoria deve proporgli un assessorato. Io sarò vitale perché la cultura a Roma è la natura stessa della città, del suo turismo. Occorre ripristinare l’idea della grandezza rispetto alla mortificazione voluta da Raggi con Roma mafia capitale, la più grande azione di negazione di identità. Roma è la capitale del mondo e deve avere la capacità di dialogare con Londra, Parigi e New York a livello di cultura, l’unica cosa su cui non abbiamo nessuna possibilità di essere inferiori, siamo una potenza universale, la prima del mondo”, ha detto Sgarbi prima di passare al tema del Green Pass.
“Se l’80% degli italiani fa volentieri il vaccino e una minoranza del 15-20% non lo vuole fare perché è scettico, il problema non si pone – ha spiegato -. Chi non vuole fare il vaccino non deve essere costretto, è lui che è a rischio, fatti suoi. Il green pass è un discrimine ed è sbagliato concettualmente, è inutile perché se ad essere fragile è la persona non vaccinata, come fa a fare un danno a me che lo sono? Lo Stato deve garantire le cure, i vaccini, tutto il resto è inutile. Credo che lo stato di emergenza legato al covid sia una contraddizione quando stai risolvendo il problema con i vaccini, l’unica emergenza vera è quella democratica. Il Parlamento è inascoltabile, sono diventati tutti medici, è assurdo. Rinascimento è l’unico partito votabile perché negli altri manca la cultura alla politica. Io mi riferisco a quello che mi appartiene, la civiltà artistica che vale il 20% del Pil. Per quanto riguarda la Giustizia – ha continuato Sgarbi – credo che il limite di Cartabia stia nel lasciare ai giudici una discrezionalità che spesso non corrisponde alla sostanza dell’accusa. La perizia psichiatrica richiesta a Berlusconi è un simbolo politico, un tentativo di eliminarlo da una corsa al Quirinale che non è mai stata leale e rispetto al caso Palamara, la sua vittoria mi sembrerebbe utile per tutti”.
In chiusura Sgarbi racconta la sua esperienza di sindaco di Sutri: “Non serve andare, basta la volontà di decidere. In tre mesi è diventato borgo più bello di Italia, è il più bello del Lazio e siamo anche bandiera arancione”. Poi annuncia: “Dopo Ecce Caravaggio, il racconto di due mesi di avventure in cui colpito da cancro e covid ho lavorato a un dipinto apparso in un’asta a Madrid per 1500 euro e che ne vale almeno 200 milioni di euro e che tutta la critica ha accolto come un’opera in più di Caravaggio, a fine anno uscirà il mio prossimo libro su Raffaello”.
(ITALPRESS).

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]